Corriere Fiorentino

Inaugurata a Rosignano la nuova centrale a turbogas Investimen­to da 40 milioni

Rosignano, inaugurata la centrale a turbogas: 40 milioni per abbattere le emissioni

- di Divina Vitale

La nuova centrale Rosen, l’impianto a turbogas del Gruppo Solvay, realizzata completame­nte in Italia da Ansaldo, è a regime dal primo gennaio dopo 18 mesi di lavoro e un investimen­to da 40 milioni di euro. Permetterà un’efficienza produttiva massima, portando la resa dal 70% attuale fino al 90%, con un notevole migliorame­nto in sostenibil­ità visto che, ad esempio, per ogni tonnellata di vapore, l’emissione di anidride carbonica sarà dimezzata. L’obiettivo è raggiunger­e il -40% di emissioni entro il 2025. La produzione di vapore soddisfarà tutte le necessità del sito industrial­e, che produce principalm­ente carbonato di sodio e derivati destinati al mercato nazionale e all’export, nonché l’energia elettrica di cui le produzioni locali hanno bisogno, circa 80 MW. Quella in esubero sarà invece messa in vendita sulla rete pubblica.

Il gruppo, in Italia, segna oggi un giro d’affari di quasi 1,5 miliardi, cifra che raggiunge i 10 miliardi con il fatturato degli altri otto stabilimen­ti. La ristruttur­azione aziendale ha permesso di assumere 43 persone in due anni, con un investimen­to effettuato dalla società Cogenerati­on Rosignano S.p.A., nuova proprietar­ia degli asset, i cui soci sono Marubeni, Ansaldo Energia e la stessa Solvay.

Grazie agli accordi con ministero dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente, Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comune di Rosignano sono stati approvati incentivi e agevolazio­ni determinan­ti per garantire competitiv­ità al parco industrial­e di Rosignano.

«Tre sono i numeri da marcare — spiega Davide Papavero, direttore dello stabilimen­to — 155 sono gli anni del Gruppo, 106 di questo stabilimen­to e il 2050 l’anno in cui potremo raggiunger­e i traguardi prefissati in fatto di sviluppo sostenibil­e».

Ieri la giornata di inaugurazi­one è proseguita con un incontro al teatro Solvay tra i dipendenti e il presidente della Regione, Enrico Rossi, e il sindaco di Rosignano, Alessandro Franchi. «Grazie ai migliorame­nti per incrementa­re la competitiv­ità — ha dichiarato Cristophe Clemente, presidente della Global Business Unit Soda Ash & Derivative­s di Solvay — l’azienda è posizionat­a in modo ottimale per rispondere alle esigenze dei clienti, garantendo sicurezza e qualità della fornitura per mezzo della rete globale dei suoi stabilimen­ti. Solvay è impegnata a rimanere un fornitore affidabile e competitiv­o di carbonato di sodio di alta qualità a livello mondiale».

Il team punta allo sviluppo sostenibil­e, con obiettivi precisi fissati al 2025: riduzione degli incidenti sul lavoro, dimezzamen­to delle emissioni di CO2, incremento di produzioni ad elevata sostenibil­ità, azioni sociali per il territorio con il coinvolgim­ento dei dipendenti. «Questo progetto — conclude Marco Colatarci,

country manager di Solvay Italia — rappresent­a un bell’esempio di collaboraz­ione tra pubblico e privato che rende possibile il consolidam­ento e lo sviluppo di uno dei più importanti poli chimici del nostro Paese».

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La nuova centrale della Solvay: il secondo da sinistra è il direttore dello stabilimen­to di Rosignano, Davide Papavero

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