L’effetto Oddo, con un Barak in più
La clamorosa rinascita dell’Udinese inizia il 21 novembre, nel giorno dell’annuncio di Massimo Oddo al posto dell’esonerato Delneri. Da quel momento, il brutto anatroccolo si è magicamente trasformato in cigno: dopo la sconfitta (beffarda) con il Napoli al Friuli, Oddo ha battuto Crotone, Benevento, Inter, Verona, Bologna. Una sequenza record di 5 vittorie di fila che dall’anonimato della mediobassa classifica ha lanciato l’Udinese in piena corsa per l’Europa. Con Oddo infatti Lasagna (7 gol) e l’interessante esterno ceko Jankto hanno ricominciato ad andare forte, mentre l’altro ceko Barak si è messo in mostra a suon di ottimi passaggi e gol pesanti. Nonostante l’imprevedibile exploit di fine girone d’andata (al quale c’è da aggiungere il pari col Chievo) resta difficile pensare che l’Udinese possa reggere questo ritmo e restare fino a maggio in corsa per l’Europa. Rispetto alle altre il potenziale è minore, lo stesso patron Pozzo ha costruito la squadra per arrivare a una salvezza tranquilla e ottenere le solite super plusvalenze dal mercato. Ogni anno però il campionato regala sorprese. E l’intraprendente Udinese di Oddo (e pensare che il mister l’anno scorso con il Pescara non aveva vinto neppure una partita) potrebbe davvero essere una di queste. La prova del nove l’avremo presto: nei prossimi 40 giorni, i bianconeri sfideranno Milan, Torino, Roma, Samp e Fiorentina.