Corriere Fiorentino

GIOCHI DI MODA A PITTI BIMBO SI PUÒ

Non solo capi trendy alla tre giorni del fashion bambino, ma anche spazi ludici Per cambiare lo sguardo: tra le sfilate di Monnalisa e dei marchi spagnoli Negli stand pellicce e brillantin­i per lei. E colli preziosi firmati Ricci, per lui

- Laura Antonini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Gioco, impegno e curiosità legano i bambini al sistema moda. Oltre gli stereotipi il binomio moda e infanzia regala uno spaccato sociale ricco di sfumature: dal desiderio di visibilità, alle relazioni familiari fino alla gestione di più ruoli nella vita quotidiana. È quanto è emerso, nella prima giornata di Pitti Bimbo alla Fortezza da Basso di Firenze, dai dati della ricerca «Cambiare lo sguardo. La moda bambino oltre gli stereotipi» a cura di Caterina Satta e Rossella Ghigi, per un progetto sostenuto da Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Pitti Immagine Bimbo e Università di Parma. Uno studio che, avviato nel 2017 e tutt’ora in corso (si concluderà a fine 2018), ha trovato il suo ambiente ideale di presentazi­one nella platea di addetti ai lavori della fiera Pitti Bimbo tra gli stand tra allestiti in Fortezza e attraverso il prodotto.

Le sfilate, infatti, un tempo numerose, sono state ridotte dai marchi che hanno scelto la via della passerella solo per celebrare un’occasione. Il marchio toscano Monnalisa ha così ha voluto festeggiar­e ieri sera i suoi 50 anni di attività con una passerella allestita per la prima volta al piano attico del padiglione centrale; i marchi spagnoli si sono riuniti in sfilata per fare sistema e così catalizzar­e l’attenzione dei buyers sul loro mercato. Molti brand hanno invece concentrat­o le risorse economiche nell’esposizion­e dei capi dettando le tendenze della prossima stagione nel guardaroba dei bambini. Pelliccia e trame di brillantin­i per lei sembrano irrinuncia­bili. Sono di pelo, sintetico, i capispalla e gli accessori di Simonetta, i dettagli delle scarpine made in Italy Naturino e per i piedi da primi passi di Falcotto, e sono in castorino (vero) i preziosi colli delle giacche da piccolo lord ideate per la linea bimbo della maison Stefano Ricci. Fino alla divertente provocazio­ne del marchio di costumi MC2 Saint Barth che ha voluto inserire bordi di ecopellicc­ia rosa malva su bikini bianchi. Rouches e lurex sono quindi usati per i calzini di

Gallo come nelle trame dei capi stile Pierrot della stilista toscana Veronica Vieri che con il suo marchio Rock and Lullaby ha debuttato dentro la Fortezza. E se da Fracomina mini le bimbe possono osare con pizzi hippy-chic, non mancano linee che puntano sulla qualità dei materiali richiesta dal mercato straniero. Così Sarabanda ha lanciato una collezione made in Italy usando anche il panno del casentino. Spazio infine alla moda sportiva, comoda e unisex. Dalla testa con i cappelli di lana cotta Grevi ai piedi con i classici scarponcin­i muniti di carrarmato Florens ai capispalla etnici di Boboli a quelli colorati e resistenti all’acqua di K-Way.

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Da sapere A destra la sfilata organizzat­a dai marchi spagnoli, per fare sistema, ieri al padiglione centrale della Fortezza da Basso, nell’ambito di Pitti Bimbo. Una tre giorni che si chiude domani
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 ??  ?? Gallery Dall’alto: brillantin­i per il marchio Aristocrat Kids; i modelli Boboli, colli importanti per lui da Stefano Ricci
Gallery Dall’alto: brillantin­i per il marchio Aristocrat Kids; i modelli Boboli, colli importanti per lui da Stefano Ricci

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