Baba non Quaglia
FALSA (RI)PARTENZA
Brutta come una giornata di pioggia con il buio alle quattro del pomeriggio, la Fiorentina si è ripresentata nel peggiore dei modi alla ripresa del campionato, sconfitta dalla Sampdoria in modo pesante e indiscutibile. Quagliarella ringrazia se stesso e la difesa viola. Ramirez, sempre irresistibile contro la Fiorentina, fin dai tempi del Bologna, sforna dolcezze di assist, Pradè in un ipotetico derby fra direttori sportivi, surclassa Corvino perché le sue scoperte blucerchiate, ammesso che siano tutte sue, almeno per una volta (anzi per la seconda, considerando la vittoria all’andata) si dimostrano migliori. Per non parlare degli allenatori. Pioli partiva da una posizione di svantaggio per le assenze di Astori, di Veretout e volendo anche del Thereau un po’ sfiorito degli ultimi tempi, ma la disposizione in campo del primo tempo con la difesa a tre che costringeva Laurini all’ingrato ruolo di centrale di destra su Quagliarella, che dovrebbe mandare un riconoscente mazzo di fiori, e Vitor Hugo molto a sinistra con Biraghi inutilmente avanzato è sembrata penalizzante. Ci si è messo anche Pezzella, forse confuso dalla novità e poi da una botta in testa, a rendere ancora più problematica la situazione, giocando la sua peggior partita in viola. Il lato curioso è che quando Pioli ha corretto la tattica schierando nel secondo tempo il 4-4-2, che sembrava migliore, la Fiorentina ha preso ancora più gol. Non ha funzionato nulla, se si toglie il portiere e un po’ Badelj che ha cercato di organizzare il vuoto. Per quanto riguarda i cambi tanto per cambiare (o per punire, vedi Babacar e Eysseric) meglio sorvolare anche se da Sanchez è venuto il gol che mitiga di poco il punteggio. Peggio di così la Fiorentina non poteva fare. La resuscitata Samp di Giampaolo, malinconico anche in caso di vittoria, ringrazia. La classifica della serie A2, quella che riguarda i viola, è peggiorata, ma è una classifica ballerina che gira intorno alle non certezze di molte squadre. Però il ritorno in campo, complici le assenze, le presenze e le scelte di Pioli non poteva essere peggiore.