L’oro cresce Ma Dubai tassa e frena
La fiera unica Vicenza-Arezzo celebra la ripresa del 2017, ma sul futuro pesano le decisioni degli Emirati
La spinta di un anno di forte crescita alle spalle e le preoccupazioni per il futuro provenienti da uno dei mercati chiave: sono gli ingredienti principali dell’ultima edizione di Vicenzaoro, la vetrina italiana del gioiello, che si concluderà mercoledì. Nei primi mesi del 2017, secondo l’Osservatorio sul settore orafo-gioielliero, l’indice medio di vendite totali del settore è aumentato del 6,2% con un + 8,2% messo a segno sui mercati esteri. La produzione è salita invece del 13% rispetto allo stesso periodo del 2016. Un risveglio positivo dovuto principalmente alla ripartenza dei consumi in India, Russia e Stati Uniti. Fin qui le buone notizie, ma non mancano le preoccupazioni per le aziende aretine che partecipano alla fiera: è di questi giorni infatti la notizia che Dubai, mercato di riferimento per il distretto toscano, ha introdotto la tassazione al 5% non soltanto per le merci destinate al ricco Emirato ma anche per quelle in transito. «Molti clienti di Dubai hanno disdetto all’ultimo momento l’appuntamento con Vicenza in attesa di aver chiara la situazione — spiega Giordana Giordini, presidente di Federorafi Toscana sud — Non nascondiamo che questa situazione di stallo spaventa molto le nostre aziende, che si trovano in difficoltà a pianificare le vendite». Vicenzaoro, organizzata da Italian Exhibition Group, società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, ospita circa 1.500 marchi con stand distribuiti su oltre 25 mila metri quadri di spazi espositivi. Alla fiera partecipano circa 350 aziende d’Arezzo. I brand top di gamma dell’appuntamento vicentino segnano un + 10% rispetto allo scorso anno ed è in continua crescita anche la presenza di espositori internazionali (+ 40%), provenienti da più di 35 paesi.
E sono di buon auspicio i numeri della prossima edizione di OroArezzo in programma dal 5 all’8 maggio: «Abbiamo già registrato il tutto esaurito», dice il presidente di Arezzo Fiere e Congressi Andrea Boldi, nella speranza che un raggio di sole squarci le nubi su Dubai.
In attesa Giordini (Federorafi): molti sono spaventati e hanno difficoltà a pianificare le vendite