I predoni della notte traditi dall’iPhone Otto colpi in un’ora e mezza. Arrestati
Nove persone rapinate in centro, poi la cattura. Il sospetto che sia la gang delle aggressioni di Capodanno
Chi sono Tre marocchini e un algerino: verifiche su altre 10 violenze Sono stati loro?
Otto colpi in un’ora e mezzo, in pieno centro. Otto colpi, tra rapine e furti. Otto colpi, che portano una stessa firma: la violenza contro uomini e donne tra i 19 e i 33 anni, quasi tutti scelti a caso, colpevoli soltanto di passeggiare per le vie della città. I carabinieri del Nucleo radiomobile ieri mattina all’alba hanno fermato i presunti colpevoli di una notte che — da dieci anni a questa parte — non era mai stata segnata da così tanta violenza. I responsabili di tutto questo — dicono al momento gli investigatori coordinati dal procuratore Giuseppe Creazzo e dal sostituto Eligio Paolini — sono quattro giovani nordafricani, fermati dai carabinieri dopo un rocambolesco inseguimento nella zona della Fortezza da Basso: Amhed Beniaz, algerino di 26 anni, già denunciato il 5 gennaio scorso per ricettazione di un cellulare; Ayoub Eijilali, marocchino di 19 anni, denunciato nell’agosto 2017 per rapina; Mohamed Ragala, marocchino di 26 anni, denunciato nel 2018 per ricettazione di un cellulare; e Sifdem Baraka, marocchino di 22 anni, denunciato per immigrazione clandestina nel gennaio del 2018. Nessuno di loro risulta avere una residenza, neppure fittizia. Tre di loro sono apparsi in stato di forte alterazione, forse provocato da un mix di sostanze stupefacenti.
Dalla ricostruzione fatta dai carabinieri i quattro malviventi avrebbero circondato le vittime e, minacciandole ed aggredendole con calci e pugni, si sarebbero fatte consegnare tutto quello che avevano. Fra le vittime, di età compresa tra i 33 ed i 19 anni, la più grave è quella ricoverata in osservazione per una sospetta lesione laringea che ha anche una prognosi di 8 giorni per trauma cranico-facciale. Ad attivare i carabinieri varie telefonate arrivate al 112 che hanno segnalato 4 giovani nordafricani in un arco temporale che va dalle 0,30 fino alle 2. I raid sono iniziati del piazzale di Porta al Prato: un giovane si è avvicinato al gruppetto per chiedere una sigaretta e in tutta risposta è stato tempestato di cazzotti e rapinato di giacca, portafoglio, cellulare e scarpe. Nell’ora successiva, i quattro sono tornati a colpire con modalità analoghe tra piazza della Signoria, piazza della Repubblica, piazza Indipendenza, via Roma, via de’ Cerretani e via Faenza. I militari sono intervenuti con tre pattuglie e li hanno rintracciati ai giardini della Fortezza grazie all’applicazione «trova il mio Iphone» su un telefonino appena rubato: i quattro erano nascosti dietro una siepe. Il cellulare è stato fatto squillare da remoto e i carabinieri li hanno potuti localizzare. Nelle loro tasche 5 telefonini, denaro contante, orologi e carte di credito. I carabinieri ora vogliono capire se i quattro siano responsabili di altre aggressioni avvenute nel centro da dicembre scorso, per un totale di altri 10 casi, come quando furono pestati tre ragazzi la notte di Capodanno in piazza della Repubblica. In questura ci sono altri sette casi simili, che potrebbero passare ben presto ai carabinieri. Una delle vittime ha raccontato di cinque rapinatori: probabilmente si è confusa, ma gli investigatori stanno comunque verificando questa circostanza. «Questi arresti — ha commentato il comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe De Liso — dimostrano che il controllo del territorio è capillare».