Corriere Fiorentino

Di Maio fra i risparmiat­ori fa spuntare «miliardi»

Nel Senese, poi ad Arezzo. L’incontro con vignaioli, il consorzio si dissocia

- Chiara Calcagno Aldo Tani

La battaglia elettorale nei «collegi delle banche» non sarà solo una partita tra centrosini­stra e centrodest­ra. Il Movimento Cinque Stelle è deciso a investire molto nella campagna su Arezzo e Siena, che al Senato formano tra l’altro un unico collegio, e la dimostrazi­one si è avuta ieri con il tour del candidato premer Luigi Di Maio nella città di Banca Etruria e nel Senese. Con un piccolo «giallo» con le vigne del Chianti sullo sfondo. Il M5S aveva annunciato un incontro «con le aziende del Consorzio Chianti Classico e e agroalimen­tari toscane» nel pomeriggio di ieri a Radda in Chianti, ma poco prima dell’iniziativa lo stesso Consorzio ha diffuso una nota laconica: «Il Consorzio Vino Chianti Classico, in qualità di soggetto giuridico amministra­tivo, chiarisce di non essere coinvolto nell’incontro organizzat­o oggi dal Movimento Cinque Stelle e dal suo referente nazionale onorevole Luigi Di Maio».

Non è l’unica sorpresa della visita a Radda in Chianti, dove al faccia a faccia con i produttori di vino e le associazio­ni partecipa anche una rappresent­ante di Legacoop, la centrale delle cooperativ­e rosse finite in passato nel mirino dei grillini. «La nostra storia non si cancella, ma noi rappresent­iamo centinaia di soci — spiega Sara Guidelli di Legacoop Agroalimen­tare — Certo che non andiamo con i fascisti, ma ci auguriamo di poter incontrare tutti gli schieramen­ti. È importante che la politica comprenda il valore della cooperazio­ne agroalimen­tare per il tessuto economico italiano e affronti anche il problema delle false cooperativ­e». A produttori di vino e ai loro rappresent­anti Di Maio ha parlato della necessità di «abolire almeno 400 leggi» per sburocrati­zzare davvero l’Italia e di tagliare le imposte. «Paghiamo troppo tasse, perché servono per mantenere gli enti pubblici più disparati — ha detto il capo politico e candidato premier dei Cinque Stelle — Per questo la spending review non è mai andato in porto, ma si è preferito cambiare il commissari­o. Noi però non vorremmo buttare tutto, ma ripartire dal lavoro fatto finora».

Prima dell’incontro, Di Maio è andato all’attacco del Pd e della candidatur­a del ministro Pier Carlo Padoan nel collegio di Siena: «Dopo quello che è successo al Monte dei Paschi, non capisco come Siena possa restare una roccaforte del Pd. Credo che il vero rischio di questa zona sia l’astensione».

Poi l’iniziativa a Arezzo, dove Di Maio attacca Maria Elena Boschi. «Si candida a Bolzano perché ad Arezzo, evidenteme­nte, non ha chance». Nella Casa dell’Energia ci sono ad ascoltarlo oltre 350 persone fra cui alcuni rappresent­anti dell’Associazio­ne vittime del salva banche. E lui promette: «Come hanno trovato 20 miliardi per salvare le banche, troveremo i miliardi necessari che serviranno per risarcire i risparmiat­ori che hanno perso i soldi con le banche». «Siamo fiduciosi di trovare questi miliardi — ha aggiunto — e lo faremo iniziando dai dividendi di Banca d’Italia». Chiusura ancora su Boschi: «Etruria è soltanto la punta dell’iceberg e Boschi è il simbolo di un sistema sbagliato. Ministri e partiti non hanno lavorato per i risparmiat­ori ma per tutelare gli istituti e, magari, qualche parente».

 ??  ?? Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento Cinque Stelle, insieme ai risparmiat­ori di Etruria poco prima dell’iniziativa elettorale di ieri ad Arezzo
Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento Cinque Stelle, insieme ai risparmiat­ori di Etruria poco prima dell’iniziativa elettorale di ieri ad Arezzo

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