Corriere Fiorentino

Tolte le pietre, restano le toppe: due mesi di lavori e ancora l’asfalto non c’è

Due mesi di cantieri e due asfalti temporanei diversi. Architettu­ra protesta: inaccettab­ile

- di Lorenzo Sarra

Due mesi di lavori e poi, con l’asfalto ancora da completare, la pausa. All’improvviso. Ci sono rimasti male i residenti che mentre sopportava­no i naturali disagi, coltivavan­o la speranza che il tempo delle buche, diventate crateri negli anni, e dei sobbalzi, fosse davvero giunto alla fine.

Macché, non c’è pace per via Micheli dove i lavori lasciati a metà rendono, se possibile, ancora più desolante il panorama. Tanto che pure ad Architettu­ra — qui si trova la sede storica della facoltà — hanno finito per perdere la pazienza: «È stato effettuato un intervento del tutto inadeguato all’importanza del luogo — dichiara il professore associato di urbanistic­a Francesco Alberti — In realtà sarebbe inaccettab­ile in qualsiasi contesto. La strada è stata da poco riaperta dopo molte settimane di lavori per il rifaciment­o della carreggiat­a, che hanno portato alla sostituzio­ne del vecchio lastricato con l’asfalto. Ebbene, oltre al rammarico per la scomparsa delle pietre, in una via del centro dove peraltro il traffico è contenuto, si aggiunge lo sconcerto per le modalità di esecuzione dell’asfaltatur­a. Nonostante sia stata appena rifatta, la sede si presenta infatti piena di toppe mal raccordate, con finiture diverse per grana e colore, come se fosse il risultato di interventi avvenuti in tempi diversi. All’angolo con via Capponi, poi, l’attacco dell’asfalto con la pavimentaz­ione in pietra è sempliceme­nte inguardabi­le».

Ma come è possibile che dei lavori programmat­i da così tanto tempo e sui quali già non erano mancate le polemi- che per la scomparsa delle pietre storiche, siano stati interrotti così, lasciando incompiuta una delle vie più eleganti in piena zona Unesco? La spiegazion­e sta nella burocrazia, naturalmen­te. Perché in via Micheli restano da fare ancora altri lavori ai sottoservi­zi e quindi prima di ricoprire tutto con l’asfalto artistico, è necessario aspettare che la ditta incaricata finisca di scavare. «In via Micheli — spiega Palazzo Vecchio — sono stati realizzati come da progetto marciapied­i e zanelle in pietra, oltre ad un manto stradale con finitura in asfalto architetto­nico. Lo stesso asfalto da prendere in consideraz­ione per il risultato finale è però quello di tonalità grigia, mentre il nero è solo un sottofondo. L’ultimazion­e dei lavori, inizialmen­te prevista per aprile, avrà una proroga per la necessità di intervenir­e ancora sui sottoservi­zi».

I sobbalzi, insomma, continuera­nno ancora per un po’. E anche l’asfalto bicolore che, di sicuro, proprio non dona alla strada. Probabile che se ne riparli a primavera. Sottoservi­zi e fibre ottiche permettend­o.

Cantieri continui I cantieri sono stati interrotti in attesa che vengano completati ulteriori interventi ai sottoservi­zi che non erano stati previsti

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Via Micheli come si presenta dopo due mesi di lavori

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