Tolte le pietre, restano le toppe: due mesi di lavori e ancora l’asfalto non c’è
Due mesi di cantieri e due asfalti temporanei diversi. Architettura protesta: inaccettabile
Due mesi di lavori e poi, con l’asfalto ancora da completare, la pausa. All’improvviso. Ci sono rimasti male i residenti che mentre sopportavano i naturali disagi, coltivavano la speranza che il tempo delle buche, diventate crateri negli anni, e dei sobbalzi, fosse davvero giunto alla fine.
Macché, non c’è pace per via Micheli dove i lavori lasciati a metà rendono, se possibile, ancora più desolante il panorama. Tanto che pure ad Architettura — qui si trova la sede storica della facoltà — hanno finito per perdere la pazienza: «È stato effettuato un intervento del tutto inadeguato all’importanza del luogo — dichiara il professore associato di urbanistica Francesco Alberti — In realtà sarebbe inaccettabile in qualsiasi contesto. La strada è stata da poco riaperta dopo molte settimane di lavori per il rifacimento della carreggiata, che hanno portato alla sostituzione del vecchio lastricato con l’asfalto. Ebbene, oltre al rammarico per la scomparsa delle pietre, in una via del centro dove peraltro il traffico è contenuto, si aggiunge lo sconcerto per le modalità di esecuzione dell’asfaltatura. Nonostante sia stata appena rifatta, la sede si presenta infatti piena di toppe mal raccordate, con finiture diverse per grana e colore, come se fosse il risultato di interventi avvenuti in tempi diversi. All’angolo con via Capponi, poi, l’attacco dell’asfalto con la pavimentazione in pietra è semplicemente inguardabile».
Ma come è possibile che dei lavori programmati da così tanto tempo e sui quali già non erano mancate le polemi- che per la scomparsa delle pietre storiche, siano stati interrotti così, lasciando incompiuta una delle vie più eleganti in piena zona Unesco? La spiegazione sta nella burocrazia, naturalmente. Perché in via Micheli restano da fare ancora altri lavori ai sottoservizi e quindi prima di ricoprire tutto con l’asfalto artistico, è necessario aspettare che la ditta incaricata finisca di scavare. «In via Micheli — spiega Palazzo Vecchio — sono stati realizzati come da progetto marciapiedi e zanelle in pietra, oltre ad un manto stradale con finitura in asfalto architettonico. Lo stesso asfalto da prendere in considerazione per il risultato finale è però quello di tonalità grigia, mentre il nero è solo un sottofondo. L’ultimazione dei lavori, inizialmente prevista per aprile, avrà una proroga per la necessità di intervenire ancora sui sottoservizi».
I sobbalzi, insomma, continueranno ancora per un po’. E anche l’asfalto bicolore che, di sicuro, proprio non dona alla strada. Probabile che se ne riparli a primavera. Sottoservizi e fibre ottiche permettendo.
Cantieri continui I cantieri sono stati interrotti in attesa che vengano completati ulteriori interventi ai sottoservizi che non erano stati previsti