NOVOLI CARIOCA IL GIORNO DEI CARNEVALI
Torna oggi per il terzo anno l’appuntamento tra danze e maschere «per la pace» organizzato dall’Associazione San Donato con 18 comunità di stranieri a Firenze Il corteo in viale Guidoni guidato dai brasiliani. Gran finale al centro commerciale
Una pazza festa colorata scoppia oggi pomeriggio per le vie di Novoli. Perché ritorna, per il terzo anno di seguito, il Carnevale della Pace, un corteo esotico di costumi e musica che unisce le tradizioni di tanti Paesi diversi da tutto il mondo: Italia, Georgia, Camerun, Ecuador, Bolivia, Colombia e in testa il Brasile con le sue ballerine e i ritmi sfrenati della samba.
Un carnevale multiculturale e multietnico che sotto l’egida dell’Associazione Piazza San Donato vede la partecipazione di diciotto realtà di quartiere tra associazioni e comunità straniere come Casa Do Brasil em Florença, Toscana Capoeira e Afro Dance Firenze, Colombia Es, Viva el Perù, Progetto Agata Smeralda. «Ma saranno presenti anche realtà italiane che si occupano di disabilità, perché il messaggio di integrazione e inclusione non riguarda solamente l’etnia e la cultura bensì la diversità in generale», sono le parole del responsabile Yuri Domenici di Piazza San Donato. «In questo momento storico, in cui soffiano i venti dell’odio e i rigurgiti di sentimenti fascisti, una manifestazione del genere acquisisce un ruolo cruciale: ci mette in contatto con gli altri. Il tema dell’integrazione è pieno di problematiche, è vero. Ma intanto impariamo a conoscerci da vicino: siamo tutti figli di questa Terra».
Il raduno è previsto alle 14.30 all’ingresso del polo universitario di viale Guidoni. Alle 15 partono i festeggiamenti con la sfilata in puro stile Rio de Janeiro, ballando e cantando per strada. Alle 16 l’arrivo al centro San Donato, ma il divertimento non si ferma: sul palco si alterneranno le esibizioni più svariate e il flash mob finale a sorpresa. Ogni nazionalità con i propri usi e costumi.
Una domenica di baldoria e un punto di aggregazione per gli abitanti del territorio, vista la numerosa partecipazione di bambini (rigorosamente in maschera o costume tradizionale) delle scuole e delle comunità straniere del circondario uniti in giochi e balli di