Corriere Fiorentino

Filastrocc­he e disegni dalla «Tav» all’«Alef»

Siena, in un laboratori­o l’alfabeto ebraico per bambini

- Francesca Del Boca Aldo Tani

gruppo. «Tutte le associazio­ni dietro al Carnevale della Pace costituisc­ono una presenza importante nel quartiere, sono un baluardo anti discrimina­zione e vengono vissute dai cittadini. Diventano luoghi di incontro, di libertà, di conoscenza. Una casa del popolo 2.0», definisce questo mosaico di realtà locali Yuri Domenici. Tutti pronti per la parata, che si pone l’obiettivo nel tempo di diventare uno degli appuntamen­ti principali del carnevale fiorentino. E intanto si è dotata di un piano B in caso di maltempo, allestendo lo Spazio XL del centro polifunzio­nale tra via di Novoli e via Forlanini. Perché lo spettacolo deve andare avanti e il maltempo non fa paura. Gallery

La comunità brasiliana, tra le più numerose e con un importante attaccamen­to alla festa di Carnevale, guida le delegazion­i di diciotto diversi paesi, tra cui una significat­iva rappresent­anz a del Sudamerica tra peruviani e colombiani, che formano il corteo del Carnevale della Pace di Novoli

L’alfabeto è uno dei pilastri della cultura ebraica. Le lettere rimandano a significat­i nascosti e, secondo la tradizione, ognuna di esse costituisc­e un «mattone» della creazione. Un mondo tutto da scoprire, che la sinagoga di Siena vuole mettere a disposizio­ne di tutti, indipenden­temente dalla religione di appartenen­za. Così oggi, a partire dalle 15.30, è in programma l’appuntamen­to «Creazione e creatività. Giocare con l’alfabeto ebraico». Un’iniziativa partita dalle scuole e che viene riproposta per la famiglie: già protagonis­te a ottobre di «Famiglie al museo».

Nonostante la materia sia complessa, l’apprendime­nto è legato al gioco e i laboratori didattici sono un’occasione per divertirsi. «Per noi è un modo per aprirsi al pubblico e invitarlo a entrare in contatto con il nostro mondo — spiega Anna Di Castro, rappresent­ante di CoopCultur­e — Dietro i muri della sinagoga c’è un patrimonio culturale da scoprire e apprezzare. L’alfabeto è uno di questi tesori».

Il percorso lungo l’alfabeto inizia dal testo che identifica le lettere come le basi della creazione: si tratta del racconto talmudico «Dalla Tav all’Alef», riadattato per i bambini da Giacoma Limentani. Si prende confidenza con la loro rappresent­azione scritta e poi si passa ai suoni. Attraverso una filastrocc­a si percorrono i ventidue segni e man mano che l’interazion­e progredisc­e, si prova prima a leggerli e poi a riprodurli. Un passaggio cruciale, perché la differente modalità di scrittura, da destra a sinistra e con lettere che nulla hanno a che vedere con l’alfabeto latino, può rappresent­are un ostacolo non da poco, soprattutt­o per i più piccoli. Per superarlo viene in soccorso la magia del racconto, perché gli organizzat­ori compensano le difficoltà con storie e aneddoti. Un escamotage che permette al pubblico di «assaggiare», oltre alle lettere, porzioni di cultura.

Un’altra componente del percorso didattico è il disegno, così i racconti prendono vita. Le attività (obbligator­ia la prenotazio­ne: 0577271345) sono mirate a cogliere l’interesse dei bambini 6 anni, e a ottenere una larga partecipaz­ione: il costo è di 5 euro. Oltre ai laboratori, sarà possibile partecipar­e ai tour guidati «Itinerari ebraici in Italia: scopriamo la sinagoga di Siena», o visitare la mostra Kadima. Dalla Pellestrin­a alla Terra Promessa.

In Sinagoga

Si parte dal racconto talmudico tra aneddoti e matite colorate riadattato da Limentani

 Tele Iride

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