I bimbi nati in Usa hanno due papà Ora anche a Livorno
Sono nati negli Stati Uniti attraverso la maternità surrogata, ma adesso i due bambini sono ufficialmente figli dei loro due papà. Lo ha stabilito il tribunale di Livorno che, tramite decreto, ha ordinato la rettifica dei certificati di nascita italiani in cui fino a ieri veniva riportato solo il nome di uno dei due genitori. In sostanza, se per gli Stati Uniti i due bambini erano figli di entrambi i papà — uno è il padre biologico naturale e l’altro è il suo compagno, sposato negli Stati Uniti, legame poi sancito con unione civile nel nostro Paese — lo stesso non si poteva dire per l’ordinamento italiano. La legge Cirinnà entrata in vigore nel giugno 2016, infatti, non fa alcun esplicito riferimento a queste situazioni, così negli ultimi mesi si sono moltiplicati i casi in cui sono dovuti intervenire i giudici. Fino ad oggi la diversa trascrizione dei certificati di nascita era stata motivata con «ragioni di ordine pubblico» (un atto amministrativo non può andare contro una legge dello Stato) ma già due sentenze della Cassazione — nel 2016 e nel 2017 riguardanti due coppie di donne — avevano sancito la preminenza dell’interesse del bambino a vedersi riconosciuti entrambi i genitori. Proprio su questa giurisprudenza ha puntato l’avvocato Susanna Gollini, legale dell’associazione Famiglie Arcobaleno che ha seguito il caso per i due padri livornesi. «Siamo felicissimi e ringraziamo la nostra avvocata, ma anche il tribunale per la serenità con cui ha affrontato il nostro caso — hanno esultato i due padri — e ovviamente ringraziamo Famiglie Arcobaleno, senza il cui aiuto e sostegno mai saremmo stati genitori». Sulla scia di questa sentenza la presidente dell’associazione, Marilena Grassadonia, esorta la politica a «non tornare indietro sulle unioni civili in campagna elettorale e a non parlare più di “stepchild adoption”: vogliamo diritti veri e pieni per le nostre famiglie e questa sentenza dimostra come i tribunali si stiano già orientando in molti casi verso forme di tutela più ampia». Non è la prima volta che in Toscana viene riconosciuta ad una coppia omosessuale l’adozione di figlio: a fine anno, a Grosseto, l’ufficio anagrafe del Comune ha trascritto pari pari il certificato di nascita del bambino nato all’estero, con due mamme. Non mancano però anche le critiche: Generazione Famiglia annuncia che il 23 febbraio porterà un «bus della libertà contro la colonizzazione ideologica del gender a Livorno». Massimo Gandolfini di Difendiamo i nostri figli parla di «sentenza creativa», mentre la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, si dice «scioccata» e parla di «scelta sovversiva contraria alla legge».
Le critiche
Giorgia Meloni (FdI) contro Il tribunale: «Scelta sovversiva e fuori legge»