Snoopy sì, Ciampi no Livorno si divide sugli omaggi cittadini
Il monumento a Snoopy e la rotonda dell’Ardenza: in città scoppia la polemica
La statua della discordia: LIVORNO il piccolo monumento a Snoopy (il border collie ucciso nel 2015, con un colpo di carabina, dal vicino di casa che non riusciva a dormire) è stato inaugurato da soli tre giorni e in città si è già scatenata una polemica a colpi di post, commenti sui social e dichiarazioni a mezzo stampa. Animalisti contro cittadini che chiedono all’amministrazione di occuparsi «dei veri problemi della città» invece di impiegare risorse ed energie per «questioni inutili» come l’intitolazione di una statua ad un cane.
La statua è stata inaugurata domenica a Villa Fabbricotti (uno dei parchi più frequentati del centro) dall’Associazione animalisti italiani onlus, Link Italia e dall’assessore agli animali, Andrea Morini. Da circa tre anni i padroni di Snoopy e le associazioni animaliste stanno portando avanti una battaglia per ottenere giustizia ed equiparare l’uccisione di un animale a quella di un uomo. Il processo sul vicino di casa che sparò perché irritato dagli abbaii, infatti, è stato sospeso a settembre con la «messa alla prova» dell’imputato reo confesso e un risarcimento di 15mila euro ai padroni.
Dopo l’inaugurazione della statua molti cittadini sul web si sono divisi tra chi pensa che l’amministrazione dovrebbe occuparsi «di tutti i problemi che ci sono a Livorno» e non mancare di rispetto «alle persone scomparse durante l’alluvione» e chi, invece, vede in Snoopy il simbolo del contrasto a qualunque violenza. Poi c’è anche chi mette l’inaugurazione della statua in relazione con il rifiuto della giunta e del Consiglio comunale di intitolare la Rotonda di Ardenza a Carlo Azeglio Ciampi: «Quella della giunta è un contraddizione totale, un’amministrazione comunale non può incanalarsi in scelte che in altri casi non sono state prese, come nel caso di Ciampi» tuona Pietro Caruso, capogruppo Pd in Consiglio che si è visto bocciare proprio la mozione sull’ex Presidente.
Arianna Lucisano, la «zia» di Snoopy, però non ci sta e replica: «Il messaggio della statua non è solo legato agli animali ma alla violenza in generale. Ci sono studi che dimostrano la correlazione tra la violenza nei confronti degli animali e quella nei confronti delle persone. La statua ha quindi un valore educativo, Snoopy ormai è diventato il simbolo del contrasto alla violenza nei confronti di tutti i soggetti vulnerabili».
A rispondere a distanza ci pensa il professor Lamberto Giannini, molto noto in città per la compagnia teatrale Mayor for Frinzus e candidato alle regionali del 2015 con Sinistra Italiana: «La statua per Snoopy… propongo il tso a tutta la città» ha scritto su Facebook. È successo il pandemonio, tra commenti sdegnati e insulti. «Non pensavo che la mia reazione potesse scatenare tutto questo — racconta Giannini — comprendo il dolore di chi ha perso il proprio animale, ma Snoopy non è un simbolo della nostra città e certamente non può essere paragonato alle vittime dell’olocausto come hanno fatto le associazioni animaliste. Ma soprattutto — conclude — sono preoccupato delle reazioni che ho ricevuto: è fuori dal mondo che non si possa essere contrari ad una statua dedicata ad un animale. Dall’altra parte c’è chi non ammette il minimo dissenso».
La proprietaria La statua ha un valore educativo, Snoopy ormai è diventato il simbolo d el contrasto alla violenza nei confronti di tutti i soggetti vulnerabili
Il professore Comprendo il dolore di chi ha perso il proprio animale, ma questo monumento non può davvero essere un simbolo della nostra città