Nei giardinetti spunta una bomba a mano
Rovezzano, abbandonata su una staccionata. La polizia: poteva esplodere
Sono circa le 12 di ieri, in via Rocca Tedalda, quando in un giardinetto dietro alle poste viene incredibilmente notata una bomba a mano, abbondonata su una staccionata proprio a pochi passi dall’altalena sulla quale tanti bambini, all’ombra delle case popolari di Rovezzano, giocano ogni giorno. Sul posto arrivano subito gli agenti della Polizia di Stato e della scientifica, oltre naturalmente agli artificieri. Le forze dell’ordine delimitano l’area e dopo aver messo in sicurezza l’ordigno — un residuato bellico risultato non inerme e dunque potenzialmente pericoloso — sequestrano la granata. Indagini aperte: al momento non si è a conoscenza di chi possa aver abbandonato ai giardini la bomba, né — soprattutto — per quale motivo.
Quella che resta sicura, però, è la consapevolezza di trovarsi in una zona di Firenze ancora molto difficile. Esemplificativa, in questo senso, una scritta lasciata sulle scalinate che conducono ai binari della stazione di Rovezzano: «Benvenuti all’inferno». «È uno schifo – racconta la residente Marta Mancini, mentre porta a spasso i suoi due cani – Non c’è nessuna manutenzione ed i giardini sono pieni di siringhe e tossicodipendenti che bivaccano. Ho tre figli di 11, 7 e 4 anni: mai una volta li ho portati qui a giocare». «La zona non è sicura — aggiunge Ginevra Corti, che svolge il servizio civile nella vicina Associazione Italiana Sclerosi Multipla — Io stessa, quando esco dal lavoro verso le 19, ho paura degli sguardi e dei commenti di spacciatori, tossici e ragazzini del posto». «L’incendio di settembre in una stazione abbandonata a se stessa, gli accampamenti abusivi, i dormitori nel sottopasso, le occupazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica: la zona non è minimamente tutelata», dichiara rassegnato Paolo Maddalena, presidente del comitato «Stop Degrado Rovezzano». Una rassegnazione che si tocca con mano ascoltando le parole di un altro residente, affacciato alla finestra della sua abitazione: «La bomba ai giardini? Mi sorprende quanto vedere i topi correre per la strada: zero. Qui i piani terra delle case non sono nemmeno accatastati».
Terra di nessuno
«Le aiuole piene di siringhe, zero controlli. I miei figli qui non ce li porto mai»