Corriere Fiorentino

Protesta con sequestro nel centro dei migranti

Pisa, tre uomini chiudono un operatore in una stanza per quasi un’ora: arrestati

- Sharon Braithwait­e

Volevano i loro documenti PONSACCO e avevano deciso che quel ritardo era colpa di un operatore della struttura: così lo hanno sequestrat­o per un’ora. Un’ora di puro terrore quella vissuti lunedì pomeriggio da un cooperante in servizio all’ex Brichotel. Verso le 18, infatti, tre richiedent­i asilo hanno impedito a lui, 41enne che lavora per Oltremare srl, l’azienda che gestisce la struttura di accoglienz­a, di uscire da una stanza. I giovani stranieri, di età compresa tra i 20 e i 27 anni e provenient­i dalla Guinea-Bissau, dal Mali e dalla Costa d’Avorio, hanno minacciato l’operatore dicendo che non lo avrebbero lasciato libero se non fossero stati forniti loro i documenti richiesti. Immediata la chiamata ai Carabinier­i che sono intervenut­i nell’ex struttura ricettiva per liberare l’ostaggio e sedare gli animi.

«Il cooperante si è spaventato moltissimo, ma per fortuna è stato rapido nel chiamarci», spiegano dal comando pontederes­e. I tre migranti sono stati arrestati per sequestro di persona e violenza privata in concorso: ieri mattina l’arresto è stato convalidat­o e al tribunale di Pisa si è celebrato il rito direttissi­mo, rinviato poi a giugno.

Secondo gli inquirenti i tre «esagitati» avrebbero fomentato gli altri ospiti della struttura dicendo loro che la lunga attesa era colpa di quel cooperante: per i migranti è stata aperta la procedura di richiesta dello status di rifugiato, in base all’iter coordinato dalla Prefettura e che non ha coinvolto il Comune. Intanto, i tre giovani sono tornati liberi all’ex Brichotel, dove — assicura il referente di Oltremare srl, Cesare Merciai — la situazione è tornata alla normalità. «Non commento l’episodio, i ragazzi sono rientrati, tutto apposto», dice. «Adesso la protesta è rientrata — spiega il sindaco di Ponsacco, Francesca Brogi — ma le tre persone arrestate hanno avuto comportame­nti oltre le regole. Per noi è stato un fulmine a ciel sereno: da mesi la situazione era tranquilla e le presenze sono diminuite da 47 a 32. Noi siamo per un’accoglienz­a di piccoli gruppi sul territorio». I migranti sono arrivati all’ex albergo lo scorso luglio, le prime agitazioni si sono verificate all’inizio del percorso di accoglienz­a. «Contestava­no gli operatori di non rispettare i termini della convenzion­e stipulata con la Prefettura. Poi le acque si sono calmate e non ci sono stati più problemi; i migranti hanno partecipat­o a diversi progetti di volontaria­to», chiosa Brogi.

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