Corriere Fiorentino

E il suo vecchio club cambia nome: «Ci hai deluso»

Ora si chiama Firenze 2005: «Quella faccia pulita ci piaceva, ma da un po’ era cambiato»

- Stefano Rossi

La ferita fa ancora male e chissà se un giorno si rimarginer­à. La delusione del tifoso di calcio è così, irrazional­e e irreversib­ile. Federico Bernardesc­hi ha spezzato diversi cuori lasciando la Fiorentina.

E la scelta di approdare alla Juventus non ha fatto altro che rendere più acuto il dolore: «Mi avevano convinta a far diventare il nostro viola club come quello ufficiale di Bernardesc­hi. All’inizio ero scettica perché si sa, nel calcio non ci sono bandiere, ma poi ho accettato. E ho fatto male». Milena Poggesi, presidente del Viola Club Firenze 2005 non ha digerito l’addio di Berna. E, come lei, i circa centotrent­a tesserati fra cui molti fiorentini che lavorano al mercato di San Lorenzo.

«Federico ci piaceva, con quel sorriso pulito e la sua grande disponibil­ità. Nel maggio 2016 venne a cena con noi nel quartiere, in piazza San Lorenzo. Era la festa di inaugurazi­one del nostro club che prendeva ufficialme­nte il suo nome. Gli preparammo un video con le sue immagini in viola che lo fece commuovere». Sembrava l’inizio di un idillio destinato a rimanere ma tutto è cambiato nel giro di poco. «Invitammo Federico alla cena di Natale ma non venne. Al suo posto ci venne mandato un video con gli auguri: ci accorgemmo subito che era cambiato con noi. Abbiamo provato a contattarl­o e a cercarlo al centro sportivo ma di punto in bianco era diventato sfuggente».

E pensare che quel club in passato, anche se gestito da altre persone, era dedicato a Batistuta. «Dopo l’addio di Gabriel venne intitolato a Nuno Gomes e poi mai più a giocatori fino a Bernardesc­hi», spiega Milena. Un addio, quello di Federico, che però non vale quanto quello di Baggio. «Non scherziamo, Roberto è Roberto. Per noi tifosi rappresent­ava la speranza di trovare il nuovo Antognoni. Non credo che venerdì al Franchi qualcuno lancerà una sciarpa viola in campo».

Sull’accoglienz­a che l’ex 10 viola riceverà non ci sono dubbi fra i suoi vecchi fedelissim­i: «Saranno fischi, non potrebbe essere altrimenti». E magari in curva Fiesole, prima dell’ingresso dei giocatori, Milena lo ripeterà ancora ai soci del gruppo: «Il club rimarrà solo e soltanto dedicato a Firenze e alla Fiorentina. Un’eccezione si potrebbe fare solo per Antognoni».

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 ??  ?? Lo striscione con la foto di Bernardesc­hi al centro Sopra, il presidente del Viola Club Firenze 2005, Milena Poggesi
Lo striscione con la foto di Bernardesc­hi al centro Sopra, il presidente del Viola Club Firenze 2005, Milena Poggesi

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