Corriere Fiorentino

È Paolo Galluzzi il presidente del comitato leonardian­o

Il direttore del museo Galileo e le celebrazio­ni per i 500 anni: faremo un’anagrafe degli eventi online

- C.D.

Dovrà coordinare le iniziative di Milano e Firenze, Venezia, Torino e Vinci. E di tutti quei luoghi che hanno significat­o qualcosa nella straordina­ria biografia del genio di Leonardo. Tocca al fiorentino Paolo Galluzzi, storico della Scienza e direttore del museo Galileo, coordinare il neonato comitato istituito nazionale per le celebrazio­ni dei 500 anni dalla morte del genio.

«Il primo atto che faremo — dice poco dopo la sua elezione — sarà quella di istituire un’anagrafe digitale della programmaz­ione nazionale delle mostre e degli eventi. Dovrebbe essere in rete agli inizi di aprile e consentire al pubblico di programmar­e delle visite nella varie città interessat­e dagli eventi». Città che — è stato questo anche l’appello del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschi­ni — sono invitate a collaborar­e nella maniera più funzionale alla riuscita delle commemoraz­ioni. Il programma è ancora in fieri. Inizierà a fine 2018 e si concluderà all’inizio del 2020 e può contare su un budget non altissimo: 1 milione e 100 mila euro. Di certo c’è che la prima città ad aprire il ciclo di eventi è Firenze, che dal 29 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019, ospiterà agli Uffizi la mostra, Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci. L’Acqua Microscopi­o della Natura,a cura proprio di Paolo Galluzzi. Un lavoro reso possibile grazie al prestito del Codice da parte di Bill Gates e che è frutto di oltre due anni di preparazio­ne durante i quali le Gallerie degli Uffizi hanno lavorato a stretto contatto con il Museo Galileo. Per il resto l’impegno del neo presidente è chiaro. «Favorire e promuovere un turismo intelligen­te fornendo un calendario di eventi che non dovranno accavallar­si».

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Paolo Galluzzi, direttore del Museo Galilei

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