Spara sui passanti, paura a Pisa
In moto a tutto gas nel quartiere del Cep, i clienti gli chiedono di rallentare. Lui, 21 anni di origine sarda, fa fuoco Pregiudicato ferisce 4 persone fuori da un bar. Preso dopo 12 ore di caccia all’uomo
Un giorno di follia, iniziato alle 11,30 quando un uomo ha sparato contro i clienti di un bar che l’avevano ripreso per i rumori della sua moto. Poi ore di paura col fiato sospeso per la lunga caccia all’uomo finita proprio al Cep, lo stesso quartiere teatro degli spari.
Lo hanno cercato per pre, tra gli amici, e alla fine, a tarda sera, l’hanno trovato proprio nello stesso quartiere del Cep. Di Patrizio Giovanni Iacono, sardo di 21 anni, non c’era traccia da ieri mattina. Da quando aveva sparato a quattro clienti di una pasticceria del quartiere Cep, a Pisa. Il giovane, che era stato arrestato ad Alghero un anno fa per tentato omicidio, ha usato prima una pistola scacciacani e poi una calibro 9 corto. Cinque i colpi repertati sul marciapiede, esplosi in pieno giorno e di fronte a decine di testimoni. Motivo? Con la sua moto, una Honda, si divertiva a impennare in un tratto di strada trafficato. Lo faceva da tempo. Poi ieri gli avventori del bar si sono stufati. E lo hanno rimproverato con parole poco carine. Lui ha estratto una scacciacani, si è avvicinato a un avventore e gli ha sparato. Un conoscente del ragazzo gli ha preso quindi il casco, poggiandolo su una sedia. Sembrava finita lì. «Torno con la pistola vera», avrebbe detto. Dieci minuti dopo Iacopo è tornato al bar e ha fatto fuoco, sparando ad altezza uomo.
«Non ho visto sparare, ho solo sentito i colpi e lui, controluce, mentre si avvicinava all’entrata del bar. La porta era aperta e mi sono precipitata per chiuderla — racconta Alida Guidi, una delle titolari della caffetteria — Mi sono spaventata da morire. Aveva gli occhiali da sole, era fuori di sé e mi sono chiusa in bagno».
Un altro testimone racconta: «Gli hanno detto di non impennare con la moto perché passano i bambini — racconta — e lui ha tirato fuori la scacciacani colpendo una persona. Dopo è tornato con una calibro 22 e li ha mandati all’ospedale». Giorgio Orsi, un anziano residente al Cep è stato lievemente ferito: «Ma per un livido non vado all’ospedale. Ho passato la guerra, non avrò paura di due revolverate. Ero qui che fumavo e facevo colazione. Mi ha preso nel braccio, un po’ mi sono spaventato: c’era una scia di sangue, sembrava avessero ammazzato un maiale».
Le telecamere del locale hanno registrato solo le persone che scappavano dentro il bar e probabilmente il ragazzo che ha provato a entrare. E che poi è fuggito. «Dove è il sindaco? Dove sono i vigili? Come mai in questa zona non ci sono telecamere? Siamo lasciati a noi stessi», si sfogano gli abitanti.
Mentre in città scoppiava il panico per la caccia all’uomo. I feriti sono stati portati all’ospedale: si tratta di un tunisino di 30 anni con ferita al braccio destro, un 32enne pisano ferito alla gamba destra, un 47enne pisano con ferita alla coscia sinistra. Un 47enne pisano è rimasto quasi illeso perché il proiettile avrebbe colpito il bottone del jeans senza entrare nell’addome.
Un sopralluogo è stato effettuato anche dal sostituto procuratore Paola Rizzo e dal procuratore capo Alessandro Crini, che indagano per tentato omicidio ed evasione: il ragazzo si trovava infatti ai domiciliari. I carabinieri hanno perquisito per prima la sua abitazione; poi sono state fatte anche altre perquisizioni e sequestrati alcuni mezzi. Ieri si è dovuto riportare alla calma un gruppetto di giovani. «Se non lo prendete voi, lo prendiamo noi. Però non sappiamo come ve lo restituiamo», hanno detto. Parole dettate dalla rabbia ma dalla consapevolezza che al Cep certi «sgarri» si pagano. E proprio al Cep, la squadra mobile in tarda serata ha rintracciato e fermato Iacono. Sembrava sparito nel nulla, invece è arrivato fino in questura.
Fortuna
Uno dei feriti si è salvato grazie al bottone dei jeans che ha attutito il proiettile