Doppia beffa
Rigore concesso e poi annullato, il palo di Gil Dias: sfortuna e rabbia, la Juve passa al Franchi
tra Simeone e Alex Sandro nel quale, proprio il bianconero, tocca per ultimo il pallone che poi finisce allo stesso Benassi. Secondo il Var evidentemente il tocco di Alex Sandro non andrebbe considerato come «intenzionale» e quindi non rimetterebbe in gioco lo stesso Benassi. Questione di interpretazioni, il tutto mentre al Franchi il gioco viene sospeso, con Veretout che aspetta di calciare e lo stadio che non capisce cosa stia succedendo prima di chiudere i quattro minuti di stop con una punizione per la Juve per off-side di Benassi.
Lo stadio, già caldissimo, si trasforma in una bolgia. La Fiesole urla la sua rabbia, Pioli si sbraccia in panchina, ma la Fiorentina reagisce come si deve. Gil Dias scappa in contropiede, la sfortuna però dice no anche stavolta: palo pieno. Nel frattempo Guida sbaglia lo sbagliabile, lascia correre qualche brutto fallo e ammonisce Milenkovic per un fallo veniale. Proprio il serbo lotta sull’ariete Mandzukic e finisce testa a testa con il nervoso Higuain: personalità e acume tattico. A 20 anni il ragazzo arrivato dal Partizan (ieri schierato terzino destro), già mostra doti interessantissime.
Litigi a parte, la Juve è tutta in tiro centrale di Marchisio, perché Berna (fischiatissimo) fatica a entrare nel vivo dell’azione, mentre Pjanic è aggredito da Veretout e compagnia. Lo sforzo viola è grande, il ritmo resta alto anche nel secondo tempo, ma la beffa è dietro l’angolo. Berna si conquista un fallo al limite dell’area, guarda Sportiello piazzato male e fa gol. Come Montolivo, come Salah. La tremenda regola dell’ex costa cara ancora una volta, mentre lui, l’ex numero 10 che sentiva la maglia viola sulla pelle, esulta battendosi la mano sul petto. La botta è grande, forse troppo anche per questa generosa Fiorentina che infatti fatica a riorganizzarsi. In Maratona intanto qualche tifoso juventino esulta, volano spintoni e, pare, perfino un cazzotto, prima che gli steward riportino l’ordine. Pioli manda in campo Thereau per Gil Dias e proprio il francese sfiora il pareggio a un passo da Buffon. La serata però è di quelle nerissime, il destino crudele ha cancellato i sogni viola e regalato la copertina al più fischiato di tutti. Higuain chiude i conti quando ormai la Fiorentina non ne ha più: la Juve è prima, ai viola non restano che gli applausi. Quindici giorni dopo il Verona, se non altro, la Fiorentina ha fatto pace con il Franchi.