Corriere Fiorentino

Caccia all’uomo e falsi allarmi «È un pazzo, restate in casa»

Il «pistolero» segnalato in centro, polizia e carabinier­i chiudono i lungarni

- di Sharon Braithwait­e

«Amici state attenti e state a casa per favore almeno finché questo pazzo non viene trovato». La caccia all’uomo è appena cominciata e già sui social network si rincorrono le prime notizie, gli allarmi, quelli falsi, quelli veri e anche le raccomanda­zioni. La caccia a Patrizio Iacono dal Cep, il quartiere, o meglio il Centro di edilizia popolare voluto negli anni ‘70 dal pisano Giuseppe Togni, allora potente ministro democristi­ano dei lavori pubblici si sposta in centro. Dai social network l’allarme e la paura traslocano di colpo nel cuore di Pisa, sui lungarni.

Pochi minuti prima delle 13 scatta l’allarme — poi rivelatosi ingiustifi­cato — a pochi metri dal Comune. Le volanti di polizia e carabinier­i circondano Palazzo Blu dopo la segnalazio­ne della presenza dello sparatore nei pressi del museo. Le forze dell’ordine bloccano il traffico veicolare e pedonale tra Ponte di Mezzo e Lungarno Gambacorti. Sbarrati gli ingressi di Palazzo Gambacorti. Uno stato di assedio che ha visto un plotone di agenti armati schierarsi lungo via Toselli e Piazza Facchini in attesa di acciuffare il fuggitivo. Per motivi di sicurezza l’uscita da scuola degli alunni delle scuole adiacenti a Piazza dei Cavalieri viene rinviata di mezzora e anche una scolaresca in visita a Palazzo Blu è trattenuta all’interno del museo. Poco dopo le 13.30 l’allarme rientra e la caccia all’uomo prosegue lasciando i cittadini esterrefat­ti dall’ingente schieramen­to di forze di polizia.

«È stata una bufala», ha detto il sindaco Marco Filippesch­i uscendo dal Comune, dopo che i poliziotti se ne erano andati, riferendos­i al falso avvistamen­to del fuggiasco in centro. «Ma come, ci hanno impedito di passare dal Lungarno e non l’hanno preso?», dice uno studente intento a filmare dal ponte gli agenti armati. L’ironia è spazzata via dal terrore sui volti di alcune ragazze appena scese dall’autobus.

E al Cep gli storici abitanti del quartiere hanno subito puntato il dito sul problema sicurezza: «Una sparatoria non si è mai verificata da quando vivo qui», racconta un’anziana signora che alla vista delle pattuglie esclama: «O quanta polizia c’è? Se ci fosse tutti i giorni sarebbe meglio». Lo scarso presidio del territorio si aggiunge al problema dello spaccio gestito, dicono i residenti, dagli stranieri. Ma nell’episodio di ieri, stando agli inquirenti, la droga non c’entra. «Questo è un quartiere dimenticat­o dall’amministra­zione comunale. La verità è questa», afferma un’altra residente.

Il sindaco ha seguito con attenzione l’evolversi della situazione e ha partecipat­o alla riunione straordina­ria del comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza, convocata nel pomeriggio dal prefetto Angela Pagliuca. Il rumore delle pale dell’elicottero della polizia ha fatto da sfondo alla giornata di terrore a Pisa. Che poi, in tarda serata, si è conclusa con la cattura.

Precauzion­i

Rinviata l’uscita degli studenti da due scuole, isolato per mezzora anche Palazzo Blu

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