«Ladri a Fiesole, la sindaca che fa?». «Ce li ho in casa»
Su Facebook alcuni cittadini accusano Ravoni, che replica raccontando il furto subito la notte prima
«Il sindaco la notte scorsa alle 4,15 era impegnato in un “pigiama party” con qualcuno che ha visto bene di entrarle in casa». Anna Ravoni, sindaco di Fiesole, parlando di sé in terza persona, racconta su Facebook il suo «incontro ravvicinato» con un ladro. E lo fa per rispondere a chi l’accusava di non preoccuparsi dei frequenti furti nelle case nella valle del Mugnone. Il fatto è successo nelle prime ore di giovedì, ma Ravoni, che abita alle Caldine, lo ha scritto 24 ore dopo, sempre in piena notte, «perché avevo ancora così tanta paura addosso da non riuscire ad addormentarmi». «Stavo dormendo — racconta al Corriere Fiorentino — quando sono stata svegliata da un rumore. Per scrupolo sono scesa in cucina, lì per lì pensavo che il gatto avesse fatto cadere qualcosa. Ma come ho acceso la luce ho sentito alle mie spalle un ladro saltare fuori dalla finestra del soggiorno. Se in fondo alle scale, invece che girare verso la cucina, fossi entrata nel salotto, me la sarei vista brutta». Il bottino è un orologio, tre collane, una statuetta di nessun valore «ma affettivamente importante» e un portafogli con dentro sette euro. «Tra Fiesole, Mimmole e Pian di Mugnone in questo periodo abbiamo un grosso problema con i ladri d’appartamento — dice il sindaco — Come istituzioni siamo impotenti, e anche i carabinieri che sono impagabili non possono essere ovunque: i ladri prima colpivano a Compiobbi, poi a Fiesole, ora nella Valle del Mugnone. E anche nell’arco della stessa notte sono velocissimi». La notte tra mercoledì e giovedì hanno tentato tre colpi, portandone a termine due. Una sessantina di fiesolani proprio ieri ha creato un gruppo Whatsapp per passarsi le notizie: «Temo che questi gruppi possano essere utili solo se raccolgono zone piccole, non un territorio comunale di 42 chilometri quadrati — dice Ravoni — Sono più utili l’allarme e le sbarre alle finestre». Il sindaco li metterà? «Le sbarre penso di sì, l’allarme non posso: ho il gatto».
Contromisure
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