Corriere Fiorentino

Francesca e il suo ex, lontano da lei ma solo 200 metri

L’omicida ha scontato lì la condanna per stalking. Gli abitanti di Nibbiaia: così la controllav­a

- Di Giacomo Salvini

Duecentose­ssanta metri e tre minuti a piedi. In macchina meno di un giro di orologio. Se la distanza coniugale tra Francesca Citi e il suo omicida (ed ex marito) Massimilia­no Bagnoli era ormai incolmabil­e, la stessa cosa non si poteva dire per quella fisica. Lui aveva trascorso un anno e mezzo di arresti domiciliar­i proprio a pochi metri dall’abitazione della ex moglie Francesca, che ha ucciso a coltellate prima di togliersi la vita, e delle sue due figlie. Tanto che, secondo i residenti di Nibbiaia, lui dei domiciliar­i «se ne era sempre fregato» e «aveva continuato ad importunar­e la donna» almeno fino a qualche settimana prima dell’omicidio di martedì. Al bar «Dalle Bimbe» gli abitanti del paese sono un fiume in piena. «Bagnoli seguiva e osservava Francesca — spiega Nedo Citi, vicino di casa della donna e amico di famiglia — faceva in su e in giù con la macchina da casa sua a quella di lei, di giorno e di notte. Ormai era ossessiona­to da Francesca». L’uomo non aveva mai accettato la separazion­e dalla moglie nel gennaio 2016 e così continuava a perseguita­rla fino a che, in seguito ad una denuncia per stalking da parte della donna, il giudice aveva disposto nel giugno 2016 un divieto di avviciname­nto che però lui aveva continuame­nte violato. Così, appena un mese dopo, erano arrivati inizialmen­te gli arresti domiciliar­i puri (l’uomo non poteva uscire di casa), per poi ottenere in seguito benefici di uscita per due ore al giorno. Ai carabinier­i di Castiglion­cello non risultano ulteriori violazioni dal luglio 2016, ma non escludono nemmeno che questo possa essere avvenuto eludendo i controlli. «Sapevamo che prima o poi sarebbe successo qualcosa del genere — racconta stizzito Irio, un altro residente di Nibbiaia —– l’ex marito era completame­nte pazzo. Francesca era andata in settimana bianca con le figlie e il nuovo compagno e lui cosa aveva fatto? Al ritorno l’aveva aspettata all’inizio del paese. Come poteva non essere una tragedia annunciata?». Le due figlie sono state affidate allo zio (il fratello della madre) e ai nonni materni. A loro ieri ha subito pensato la presidente della Camera, Laura Boldrini: «Un abbraccio alle due bambine rimaste orfane della mamma uccisa dal suo ex marito». Ieri è stata anche la giornata in cui il paese si è riunito nella parrocchia di San Giuseppe per celebrare il Mercoledì delle ceneri e, durante l’omelia, don Matteo ha cercato di confortare la comunità di Nibbiaia.

Boldrini

«Un abbraccio alle due figlie rimaste orfane della mamma»

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