«Vi spiego il rilancio dei Della Valle»
Il vice presidente Salica: «Saranno loro a dire che la Fiorentina non è più in vendita»
Il vice presidente Gino Salica spiega il piano di rilancio dei Della Valle: «Ci sono segnali importanti, saranno loro a dire che la Fiorentina non è più in vendita. Avanti con stadio, centro sportivo per le giovanili. Così il club avrà le spalle più forti».
I segnali ci sono e vanno nella direzione anticipata lunedì e martedì scorsi dal Corriere Fiorentino: i Della Valle sono pronti a scendere dall’Aventino e a impegnarsi di nuovo in prima persona nel rilancio del club viola. La conferma arriva direttamente dal vice presidente Gino Salica: «Dovranno dirlo i proprietari che il club non è più in vendita — spiega al Pentasport di
Radio Bruno — noi manager ce lo auspichiamo. Comunque, le due visite prima di Bologna e Juventus ci fanno ben sperare. I segnali sono chiari, siamo fiduciosi che questa pagina possa essere voltata».
Cosa voglia dire nell’immediato è ancora presto per stabilirlo. Dipende anche dalla reazione della squadra di Pioli all’inaspettato stop del dopo sosta (tre sconfitte e una vittoria). Ma di certo l’intenzione è quella di ricucire lo strappo con la città, che ha raggiunto lo zenit il 26 giugno 2017, quando arrivò la lettera in cui i fratelli Tod’s chiedevano di farsi avanti «a chi vuole bene alla maglia viola e ritiene che la società possa essere gestita diversamente e con maggiore successo». Di offerte convincenti però non ne sono arrivate. Né da Firenze né da altre parti del mondo. E allora ecco che, dopo otto mesi, gli scenari sono sostanzialmente cambiati.
Continua Salica: «Stiamo andando avanti con decisione e convinzione sul centro sportivo per le giovanili e allo stesso modo con il progetto stadio che è molto impegnativo. Bisogna tener conto del fatto che vogliamo costruirlo su un’area ancora non disponibile, ma il Comune sta lavorando sodo». Con un patrimonio immobiliare consolidato, la Fiorentina potrà avere «le spalle più larghe e quindi un futuro un po’ più tranquillo». «Una società disinteressata e poco attenta a Firenze — sottolinea ancora — non penserebbe a investimenti di lungo periodo. Questi sono segnali importanti che la proprietà sta lanciando». Sul centro sportivo dedicato alla «cantera» viola le novità potrebbero arrivare già nei prossimi mesi (due le aree su cui è stata intavolata una trattativa: una a Bagno a Ripoli, l’altra a Firenze, tra «La Trave» e l’ex ippodromo delle Mulina). Per lo stadio invece la scadenza per la conclusione dell’iter burocratico è prevista a fine ottobre, ma già ad aprile potrebbero esserci importanti novità sulla Vas (Valutazione ambientale strategica) per spostare l’area Mercafir a Castello.
Ma quali sono i tempi per il ritorno di Andrea e Diego Della Valle a Firenze? «Non possiamo stabilire una data — risponde Salica — a giugno è successa una cosa dolorosa, sofferta, forte. Occorre avere pazienza per fare arrivare a quel momento. Capisco che certe cose un conto è che le dica io un altro che le dicano i proprietari della Fiorentina. Noi intanto stiamo lavorando perché si ricreino le condizioni di serenità, ci stiamo sforzando».
L’ostacolo più grande è proprio la rottura tra i Della Valle e una parte dei tifosi. «Qui — conclude il vice presidente viola — c’è un’eccessiva enfasi, noi quello che facciamo lo facciamo in buona fede. Vorremmo che i tifosi capissero che abbiamo trascorso un periodo molto complicato, adesso non siamo in una tempesta ma comunque in una situazione molto complicata. Quando si deve ricostruire è sempre così. Da parte nostra c’è impegno massimo per ristabilire un rapporto corretto con la tifoseria e la città. Anche noi abbiamo commesso degli errori, ma ora vorremmo ripartire».
L’altro punto chiave dell’operazione rilancio è legato alla squadra e alla crescita tecnica («Entro il 2021 vogliamo tornare nell’Europa che conta»). Ed è facile immaginare come in questo quadro diventi fondamentale il ruolo (e la presenza) di Federico Chiesa.