San Valentino, il tram va (solo con Nardella)
Il test in viale Morgagni. Poi a Palazzo Vecchio la festa per le nozze d’oro di mille coppie
Tanto San Valentino e un pizzico di tramvia. Il 14 febbraio del sindaco Dario Nardella è stato dedicato alla consueta cerimonia per le «nozze d’oro» dei fiorentini per la festa degli innamorati. Anzi, per le cerimonie, una alla mattina ed una al pomeriggio.
Nel mezzo, al sindaco è riuscito di salire al piazzale Michelangelo, per inaugurare l’addobbo floreale dedicato agli innamorati. E poi, un salto in viale Morgagni, per salire sul Sirio che per ora viaggia tra Careggi e viale Morgagni con la scritta: «Eccola».
In Palazzo Vecchio, mille coppie sposate nel ‘68 festeggiano la loro unione guardando in video in cui scorrono le immagine di quell’anno «formidabile»: risuonano i Beatles, si vede Pippo Baudo al primo Sanremo, i preparativi dello sbarco sulla Luna l’anno dopo, Martin Luther King, la Guerra in Vietnam e la Primavera di Praga. Immagini che fanno sorridere, a volte commuovere chi c’era, «e non ci siamo ancora», dice una coppia. «La vita ha bisogno di queste prove per essere vissuta pienamente. Nel mondo di oggi, dove tutto si consuma e vige imperativo dell’usa e getta, il vostro esempio ci insegna che non bisogna rinunciare: costruire è il senso della vita. I veri rivoluzionari siete voi, che conoscete la bellezza e il valore di un rapporto profondo. Grazie a nome della nostra generazione» ha detto il sindaco prima di eseguire al volino «La vie en rose» di Edith Piaf. Poi, via alla tramvia, per un breve giro, una sola corsa, Careggi-Morgagni. Pubblica il video su Facebook, fatto sia all’interno con una autista alla guida e poi con un drone, che riprende dall’alto i movimenti del Sirio, il primo in funzione. E su Facebook, rinnova la raccomandazione a chi passa nella zona: «Sono iniziati i primi collaudi della linea 3 della tramvia e oggi abbiamo fatto il primo viaggio di prova. Nei prossimi giorni continueranno i test, mi raccomando fate attenzione ai cambiamenti della nuova segnaletica stradale e semaforica». E infine, ma ci arriva in auto, via per arrivare a Piazzale Michelangelo.
Un grande prato a forma di cuore, con la scritta —in ciclamini — «Amo Firenze»; un giglio rosso realizzato dai maestri infioratori di Fucecchio («Altro che Sanremo, siamo noi la città dei fiori», ha dichiarato con orgoglio il sindaco del paese Alessio Spinelli) ed infine lo skyline dei principali monumenti fiorentini, ispirato alla celebre coreografia della Curva Fiesole nel 1991. Questo lo spettacolo nello spettacolo a piazzale Michelangelo, dove in omaggio alla giornata di San Valentino è stata montata un’installazione floreale da 710 metri quadrati complessivi, che resterà fino al 18 marzo. Molti i turisti, soprattutto coppie, che si sono fermati per un selfie durante la presentazione, alla quale hanno partecipato Nardella e l’assessore all’ambiente Alessia Bettini. «Sono molto contenta — ha detto Bettini — del lavoro svolto dai nostri giardinieri. L’iniziativa va avanti da tre anni e credo che stavolta sia stato fatta la creazione migliore. Il prato, una volta terminata l’installazione, sarà utilizzato per il giardino di Borgo Allegri, mentre i ciclamini saranno disposti nell’aiuola alla rotonda di Porta Romana».
C’è anche tempo per una battuta, sul tema (e l’angoscia) che rincorre il sindaco: una signora, anziana, gli domanda: «Ma che faccio in tempo a vedere la tramvia in funzione, prima di morire?». «Signora, ci mancherebbe», ribatte il sindaco. E poi via, di nuovo a Palazzo Vecchio, per il secondo round
Botta e risposta «Ma che faccio in tempo a vedere il tram prima di morire?» «Certo, ci mancherebbe signora»