Zingonia, il modello da imitare per allevare talenti
La Fiorentina pensa al centro sportivo. L’Atalanta in 6 anni ha speso 35 milioni nel vivaio
Al centro sportivo di Zingonia, zona industriale delle periferia bergamasca, c’è pure lo speaker: «Sportiello, Conti, Caldara, Zappacosta, Montolivo, Kessié, Baselli, Zaza, Pazzini, Gabbiadini». Lo speaker, questi nomi li ha pronunciati tutti.
E così proprio a Zingonia è nato qualcosa di unico, oggetto di studio per molti club italiani: un vero e proprio quartier generale. Il nome è quello di una famiglia che alla Dea ha dato tanto, e che gli permette oggi, appunto, di essere un modello anche per la Fiorentina che infatti sta cercando di costruire una struttura simile. Per capire perché «el cantèr nerazzurro» sia così studiato basta pensare che c’è un po’ di Atalanta in ogni squadra di A, non solo top club. Ma cosa ha di speciale questa struttura?
L’aspetto più significativo è questo: è tutto lì. Gasperini allena la mattina Papu Gomez e poi dopo pranzo è in panchina con il suo vice durante gli allenamenti degli Allievi. Solo poche squadre in A (Juve, Chievo, Roma) hanno questa fortuna.
Pioli, per esempio, se volesse farlo dovrebbe andare da Campo di Marte alle Caldine (Fiesole) e al Bozzi (Galluzzo) per le partite. Ecco perché il nuovo talento dell’Atalanta Melegoni (1999), è passato in quattro mesi direttamente dagli Allievi alla prima squadra. Un po’ di numeri: 80.000 mq occupano campi e strutture, di cui 3.000 con uffici, spogliatoi e palestra della prima squadra. Sorprendente però è l’investimento in programma per il settore giovanile che già può contare su tre campi grandi riservati.
Altri 10 milioni di euro che Percassi ha messo a bilancio solo per i giovani, così divisi: due campi illuminati, un sistema di cablaggio con telecamere ad alta tecnologia per riprendere gli allenamenti e una palazzina prefabbricata, tutta a basso impatto ambientale, con reception, sale studio, aree da pranzo, palestra, centri medici e sale riunioni. E questo solo per il settore giovanile. Spese che la famiglia Percassi sostiene proprio grazie ai guadagni derivanti dalle incredibili plusvalenze messe a bilancio: in sei anni sono stati investiti 35 milioni nel vivaio. Un investimento quantificabile nel sacrificio dei soli Gagliardini (25, Inter) e Gabbiadini nel 2012 ( 12, Juventus).
Due elementi che alimentano altri investimenti e non solo per il centro sportivo. Già, perché nel frattempo con un terzo dei soldi incassati per Andrea Conti (27, Milan), Percassi ha acquistato dal Comune lo stadio Atleti Azzurri d’Italia, promettendo un ulteriore investimento di 35 milioni per il restyling. E capire come farà a trovare questi soldi non è così difficile.