Le fiabe di Pinin Carpi tra sogni e fantasie
A San Donato in Poggio un mondo incantato in mostra
Il tesoro «segreto» di Pinin Carpi è fatto di gelati blu al sapore d’arancio, gnomi dispettosi, bambini che fanno amicizia con leoni, boschi misteriosi. Il mondo tra reale e fantastico raccontato dello scrittore e illustratore che ha innovato la letteratura dell’infanzia degli anni ‘70 diventa una mostra, Pinin Carpi. Oggi è un giorno tutto da giocare, a Palazzo Malaspina a San Donato in Poggio fino al 4 marzo (aperta da venerdì a domenica dalle 16 alle 19). Promossa dai Comuni dell’Unione del Chianti fiorentino, Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, è un viaggio nella fantasia e nell’immaginazione in oltre cento opere, alcune delle quali inedite e mai esposte, messe a disposizione dai figli di Pinin, Mauro, Susanna e Anna. Tra acquerelli e volumi per l’infanzia, non c’è solo la ricerca sperimentale dell’autore, attratto da forme di espressione vicine e lontane che spaziano dall’arte fiamminga alla pittura cinese, dalla tradizione irlandese ai paesaggi mediterranei: ci sono anche i sogni di tutti quei bambini diventati grandi con le sue storie. «Mi leggeva e rileggeva le sue fiabe senza tempo, aperte alle emozioni di chi le ascoltava, aspettando una mia reazione, un mio sorriso, costruiva le sue storie mescolandovi dentro un ingrediente che riteneva necessario per rendere la scrittura viva e attraente, il parere, l’interpretazione dei più piccoli» racconta Mauro Carpi, protagonista di molte favole inventate dal padre, come Mauro e il Leone. Per Mauro è stato questo saper ascoltare e leggere nel cuore dei bambini uno dei motivi che ha reso celebre Pinin, i cui libri per l’infanzia hanno fatto innamorare generazioni di lettori. La mostra è un’antologica «pittorica» dai primi lavori agli anni Duemila, arricchiti dall’esposizione di decine di libri per l’infanzia, da lui composti e pubblicati. «Del passato letterario di mio papà — continua Mauro — conservo molti ricordi, è ancora nitida l’immagine della mole infinita di lettere e disegni che i bambini lettori accaniti, facevano recapitare alla nostra casa di Milano per ringraziare l’autore che li aveva fatti volare. La piccola grande ambizione di questa mostra che organizzo per la prima volta è quella di creare un ricordo contemporaneo nei bambini e negli adulti che non conoscono Pinin Carpi, quel filo indissolubile che fa dialogare letteratura e arte e che ha cercato di trasferire in ogni sua attività». Rtv 38
Il figlio Mauro «Quando ideava le storie riteneva importanti i pareri dei più piccoli»