Sotto accusa i contestatori della leader di FdI Meloni Hanno tra i 16 e i 71 anni
Livorno, sotto accusa dopo gli sputi e gli insulti: hanno tra 16 e 71 anni
Ci sono nipoti e nonni, cioè ragazzini e signori di una certa età, tra i 21 denunciati per gli sputi e le bottigliette lanciate contro Giorgia Meloni martedì scorso a Livorno. La Digos di Livorno ha individuato i primi responsabili dell’aggressione alla leader di Fratelli d’Italia avvenuta in zona Garibaldi: venti persone sono state denunciate per aver impedito o turbato una riunione di propaganda elettorale, mentre un’altra persona risulta indagata per non aver preavvisato la questura della manifestazione di protesta contro l’iniziativa di FdI. Alcuni degli indagati, spiega la questura in una nota, saranno chiamati anche a rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata, minacce e lesioni personali a danno di una passante. Si tratta di persone comprese tra i 16 e i 71 anni di età.
«Ringrazio il lavoro degli inquirenti. Valuteranno loro — è il commento di Meloni alla notizia delle denunce — Quello che io rivendico è il diritto di fare politica, di esprimere le mie idee. Non ho mai impedito a nessuno di esprimere le sue. Sono convinta che chi ha idee forti non ha bisogno di imporre con la violenza. Però siamo un po’ indietro, siamo in una campagna elettorale nella quale ancora ci dobbiamo garantire il diritto di dire la nostra».
Il 13 febbraio scorso la leader di FdI Meloni aveva programmato assieme ad alcuni esponenti del suo partito una passeggiata nel quartiere Garibaldi per poter parlare con i commercianti della situazione della zona e dei problemi di sicurezza che si verificano ogni giorno. Una volta venuti a sapere dell’iniziativa i centri sociali si sono dati appuntamento in piazza per contestare e impedire alla leader di Fratelli d’Italia di svolgerà la sua iniziativa. I contestatori, circa duecento, all’arrivo della Meloni hanno cominciato a contestarla con cori e offese per poi passare anche agli sputi.
Meloni, scortata dalle forze dell’ordine, è riuscita a fare un breve tour nella piazza, ma visto che la situazione che si faceva sempre più tesa è stata costretta ad abbandonare l’idea di poter girare liberamente per il quartiere. Mentre stava salendo in macchina oltre agli sputi qualcuno tra i manifestanti ha lanciato anche una bottiglietta contro la vettura, che poi è stata presa d’assalto da calci e pugni da parte dei contestatori mentre lasciava la città.
La leader di FdI «Siamo in una campagna elettorale nella quale ci dobbiamo garantire il diritto a dire la nostra»