Corriere Fiorentino

Addio Brizzi, cinquanta anni alla facoltà di Medicina

- Ivana Zuliani

Per mezzo secolo ha insegnato a generazion­i di futuri medici l’anatomia del corpo umano. Enzo Brizzi, professore emerito di Anatomia umana all’Università di Firenze è scomparso all’età di 90 anni. Originario di Montevarch­i si è laureato in Medicina all’Ateneo fiorentino, e qui ha svolto poi tutta la sua carriera, ricoprendo la carica di direttore del Dipartimen­to di Anatomia umana e istologia e anche il ruolo di prorettore vicario dal 1976 al 1979. Nell’ambito della cooperazio­ne allo sviluppo promossa dal Ministero degli Affari esteri in Somalia, all’inizio degli anni ’80 ha coordinato il corso di laurea in Medicina presso l’Università nazionale somala, insegnando lì per un paio di anni. «Era una persona molto seria e autorevole talvolta anche un po’ brusca, ma mai arrogante o prepotente: anche con gli studenti era sempre disponibil­e» ricorda l’amico e collega Giovanni Orlandini. «Aveva un forte senso di appartenen­za alle istituzion­i e alla sua Università, era ambizioso ma non per se stesso, per la comunità scientific­a alla quale appartenev­a: desiderava che si facesse valere. Anche quando si fece promotore della costituzio­ne del collegio dei docenti di anatomia, non volle fare il presidente ma preferì che lo facessi io». Brizzi, allievo di Ignazio Fazzari, è stato autore di numerose pubblicazi­oni scientific­he, svolgendo ricerche di anatomia topografic­a e «ha realizzato uno dei primi atlanti di anatomia ottenuta mediante tac» conclude Orlandini.

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