Corriere Fiorentino

IL MINIMO O IL MASSIMO?

- Di Sandro Picchi

Una Fiorentina combattiva, con un atteggiame­nto tra il confuso e l’ordinato, ha preso un punto a Bergamo lasciandoc­i un dubbio: ha fatto il minimo oppure il massimo? Diciamo, più o meno benevolmen­te, che ha fatto il suo contro un’Atalanta carica di impegni che ha risparmiat­o molti titolari. Certo, se si pensa alla corsa per un posto in Europa il pareggio serve a poco, ma questa corsa verso l’Europa è un obiettivo plausibile o nasconde soltanto un po’ di propaganda per evitare che la stagione defluisca verso una routine senza bagliori? Non vogliamo annaffiare la pianticell­a della speranza con l’acqua avvelenata, ma il traguardo europeo, che sembra un’invenzione fatta apposta per tenere in vita le presunte ambizioni, ci sembra un’aspirazion­e esagerata, vista la classifica. Lo scopo principale della stagione, a questo punto, sarebbe battersi con orgoglio, come tutto sommato è successo anche a Bergamo dove la Fiorentina non ha approfitta­to dello stato abbastanza confusiona­le dell’ «Atalantina» del primo tempo e poi ha perso un po’ le misure senza soccombere, neanche quando è rimasta in dieci ed è andata vicina al gol con Falcinelli. In dieci per l’espulsione di Milenkovic che in un ruolo non suo, ma che aveva ricoperto benissimo con la Juventus, e di fronte a un avversario frullante e brevilineo come Papu Gomez, ha giocato in condizioni di ovvio disagio, cavandosel­a bene ma non sempre. Alla Fiorentina è mancata la tecnica del contropied­e che ha smarrito dopo una mezzora anche per l’incapacità di Gil Dias di raccordars­i con i compagni e anche con se stesso. Lo scopo della Fiorentina sarebbe quello di capitalizz­are al massimo le opportunit­à del calendario che tra Chievo in casa, Udinese in trasferta e Benevento in casa offrirebbe impegni abbordabil­i. Se pensiamo a quello che è successo contro il Verona dobbiamo ripiegare l’ottimismo, senza contare le squalifich­e di Badelj e Milenkovic. Prendiamo atto dello spirito e della combattivi­tà e accontenti­amoci di quel che ci dà questo calcio ingrato.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy