Ghiaccio e neve, la Siberia è già qui
Da oggi l’allerta per il grande freddo. Via al piano d’emergenza, anche in agricoltura
Arriva Burian, ma a far paura non è tanto la neve: il rischio maggiore è rimanere senza acqua e che il gelo bruci gli olivi. Agricoltori e allevatori stanno alla finestra, col termometro sotto mano, sperando che non si ripeta la grande nevicata del 1985. «L’olivo rischia di bruciare per il gelo — spiega Sergio Berziga di Confagricoltura Massa Carrara — perché basta una temperatura a -10, anche per un solo giorno, per rovinare la pianta. E purtroppo è impossibile usare gli impianti antigelo». Dovrebbe andare meglio per le altre colture, gli agricoltori sono alle prese con la protezione degli impianti idrici: «Per fortuna siamo ancora indietro con la stagione — afferma Gianluca Ghini di Confagricoltura Arezzo — per viti e frutteti non ci dovrebbero essere problemi. Fu peggio la gelata di aprile dell’anno scorso, con la stagione già avanti sì che ci furono danni».
Quel che conta, insomma, è proteggere gli impianti idrici. «Ormai siamo abituati ai capricci del meteo, proteggiamo tubazioni e riserve idriche — spiega Giacomo Matteucci, allevatore del Mugello — ma certo se arriva una gelata come nel 1985, è diverso. Per ora hanno prospettato 3-4 giorni di freddo, se fossero di più ci sarebbe da preoccuparsi». «Quasi tutti gli allevamenti hanno abbeveratoi termici — aggiunge Roberto Nocentini, presidente dell’Associazione italiana allevatori — e le stalle riscaldate». Ma lo stress, caldo o gelido che sia, si ripercuote sulla produzione: «Più per gli ovini, che sono animali da pascolo, che per i bovini — spiega Fabrizio Tistarelli, presidente del Consorzio Latte Maremma — e se nevica, anche per il trasporto. Ma sarà l’acqua la maggiore preoccupazione: i macchinari per la mungitura devono essere raffreddati. E se si fermano le utenze, abbiamo i generatori, ce li prestiamo tra noi».
L’Autorità Idrica Toscana intanto ha scritto ai gestori invitandoli a potenziare i servizi di contatto con i clienti, in particolare call center e servizi per i guasti e dare massima operatività alle squadre di pronto intervento: il consiglio è proteggere i contatori con materiali isolanti.
Intanto la sala operativa della Protezione civile sarà aperta da stasera per provvedere alle emergenze: resta fino a mezzanotte l’allerta gialla per neve. Neve e gelo che già da qualche giorno interessano Firenzuola — dove sono attivi gli spazzaneve — Marradi e l’alto Mugello, tanto che la provinciale 477 dell’Alpe di Casaglia (Palazzuolo sul Senio) è attualmente chiusa (dal km 7+000 al km 12+400) per rischio slavine. Secondo le previsioni del Consorzio Lamma non si escludono nevicate in pianura, soprattutto nelle zone interne centrosettentrionali, sia oggi che giovedì.
Stop ai tir
Divieto di circolazione dei camion in tutta la Città metropolitana dalle 22 di oggi