SULLA SALUTE DI TUTTI UNO NON VALE UNO
Idati forniti dalla Regione sul recupero alla vaccinazione di oltre 30 mila bambini e ragazzi, da 0 a 16 anni, grazie alla legge sull’obbligo di vaccinazione voluta dalla ministra Lorenzin, sono una gran bella notizia. In Toscana la copertura vaccinale a 24 mesi è salita rispetto al 2016 di oltre un punto percentuale per l’esavalente e di 4punti per il morbillo. Già, il morbillo: 168 casi nell’Asl Toscana centro nel 2017, rispetto ai 6 del 2016. Un’epidemia che vede la Toscana tra le regioni più colpite. Un’epidemia che si sta diffondendo in Europa con un incremento del 400% nel 2017 rispetto all’anno precedente, e della quale Italia e Romania detengono il triste primato. Il Corriere Fiorentino, «colpevole» di aver messo in guardia (il 27 gennaio) sull’eccessiva diffusione del morbillo in Toscana, è stato bombardato con proteste e email di insulti dal fronte «no vax». Una minoranza rumorosa che cerca di imporsi tramite i social network intervenendo pesantemente anche nella campagna elettorale. Non è casuale che quello dei vaccini sia uno dei pochi temi caldi del dibattito politico. Le notizie false si diffondono facilmente su internet e diventano uno strumento violento di lotta politica. Una «bufala», per un lettore non consapevole e orientato a crederci, non si distingue da una notizia scientifica validata. Ma nella scienza e nella salute collettiva uno non vale uno. L’obbligo vaccinale, che deve ancora «recuperare» in Toscana quasi 16 mila bambini da 0 a 6 anni, è stato reintrodotto grazie a una legge, che se pure imperfetta ha messo un argine significativo a un’emergenza sanitaria ancora in corso. Al di là dei pregiudizi ideologici, è e sarà buono un governo che realizza leggi pensando al bene comune, anche in contrasto con opinioni e sentimenti popolari spesso contrari al mutamento. Una buona legge, come quella voluta dalla Lorenzin e realizzata con il contributo della collega Valeria Fedeli, si impone nei fatti con risultati certi alla distanza, che convincono anche chi era scettico. Siamo in attesa di un vaccino efficace contro l’ignoranza e i pregiudizi. Solo allora saremo in grado di vivere in armonia e operare le scelte migliori per la salute nostra e dei nostri figli.