Il caffè di Giuliano
Bassilichi: noi in campo, però non demonizziamo gli investimenti turistici
A Firenze arriveranno nuove regole per limitare la trasformazione di case in alloggi per turisti. Palazzo Vecchio nei prossimi giorni modificherà il regolamento urbanistico mentre gli imprenditori rispondono all’appello del sindaco Nardella per una lotta comune alla rendita.
La risposta all’appello del sindaco Dario Nardella perché i privati e le categorie economiche agiscano contro la rendita è positiva. Confindustria, Camera di Commercio, ma anche Università e Fondazione CrFirenze sono pronti ad agire su progetti condivisi, consapevoli che il rischio desertificazione del centro e dell’«effetto Disneyland» è concreto. Il sindaco di Firenze, nel forum al Corriere Fiorentino dopo il caso dei due palazzi acquistati in piazza San Felice (in uno nascerà un albergo, nell’altro appartamenti di lusso) ha sollecitato più rischio di impresa e meno rendita passiva, invitando anche a partecipare alla gara per il parcheggio sotterraneo di piazza Tasso. Ed a fare housing sociale. «Noi imprenditori da sempre siamo contrari alla rendita e come associazione ci confrontiamo da tempo costruttivamente con l’amministrazione — sottolinea Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze — Siamo contro il turismo ciabattone, che non porta nulla alla città, e per la riqualificazione dell’Oltrano e la diversificazione dei flussi turistici. È importante trovare una vocazione al centro della città, penso a cultura ed alta formazione ed al turismo di qualità, nonché dare servizi, ad iniziare dalla mobilità. I parcheggi? Se c’è una sostenibilità economica gli imprenditori sono interessati». Per Salvadori è importante agire tutti assieme: «Daremo il nostro contributo al piano strategico di Firenze, la qualità urbana è anche un valore economico. E stiamo già investendo, dalla Fortezza al museo Richard Ginori, ma se i valori immobiliari sono enormi noi non c’entriamo nulla: va fatta la lotta agli affittacamere abusivi». Su formazione, centro e residenza punta anche la Fondazione CrFirenze: «Da tempo stiamo intervenendo per il recupero di immobili e di ambienti dismessi nell’area metropolitana fiorentina — spiega il presidente Umberto Tombari — L’intervento più recente è la ristrutturazione del Casone delle Piagge nel quale saranno ricavati 80 appartamenti ad affitto calmierato. E dal 2010 ad oggi sono stati oltre 700 gli appartamenti messi a disposizione di altrettante famiglie. C’è poi l’impegnativo intervento sulla ex caserma Cavalli che diventerà una grande hub per start up digitali». «Non meno importante è il nostro impegno per l’acquisizione della Caserma Redi — conclude — se la Commissione europea la indicherà come sede di una infrastruttura di ricerca per la scienza applicata al patrimonio culturale per la quale l’Italia è in competizione con altri stati dell’Ue».
Leonardo Bassilichi, alla guida della Camera di Commercio, aggiunge: «Categorie e imprese da tempo agiscono a supporto delle idee per Firenze, ben venga l’appello di Nardella così da tenere accesi i riflettori. Ma non vorrei si facesse confusione tra rendita e investimenti turistici, come è quello per il palazzo di piazza San Felice che diventerà albergo di lusso. Sull’Oltrarno sia noi che Fondazione CrFirenze abbiamo messo risorse e agire sul mercato e sui comportamenti si può, anche con piccole misure come frenare il turismo mordi e fuggi, incentivi fiscali, più trasporti, supporto ai servizi. Come Camera di Commercio poi abbiamo appena chiuso un accordo con gli Uffizi per dare a un centinaio di ragazzi la possibilità di imparare l’arte nelle sale della Galleria e l’alto artigianato nelle botteghe».
L’Ateneo ha investito decine di milioni in riqualificazione di immobili in centro, da via Capponi a via Laura e Santa Teresa, in piazza Brunelleschi ha varato un progetto da 50 milioni per la più grande biblioteca umanista d’Europa e a pochi passi da piazza San Felice ha ristrutturato due palazzi per residenze per studenti. «Assieme a Stato e Regione — spiega il Rettore, Luigi Dei — abbiamo speso 3,5 milioni per 54 posti letto per studenti e visiting professor, un piccolo seme; e in centro continuiamo a riqualificare immobili e così anche quartieri. Insieme, pubblico e privato, si può agire con creatività e investimenti di medio e lungo termine; per evitare “Disneyland” ma anche l’effetto Sant’Orsola con immobili inutilizzati da anni».
È importante trovare una vocazione al centro Parcheggi e servizi? Se i progetti sono sostenibili non ci tiriamo indietro