E i ragazzi dell’Alberti partecipano e ricordano
L’artistico: raccolta e scambio con la Sicilia
«Rispondere alla cultura della morte con la bellezza. Insieme si può. Donare anche un solo euro è importante, perché tutti insieme possiamo dare un contributo significativo». Davanti a questo appello anche gli studenti e gli insegnanti del liceo artistico Leon Battista Alberti di Firenze hanno aderito a «Cultura contro il terrore». Nella portineria della scuola in via San Gallo è stata posta una scatola, nella quale ognuno ha versato il suo contributo, grande o piccolo che fosse: la cassetta è rimasta lì un mese, poi i soldi raccolti sono stati versati dalla scuola con un bonifico collettivo sul conto corrente aperto da Ubi Banca per il crowdfunding. L’idea, spiegano dalla scuola, è nata nell’ambito del progetto sulla legalità e contro la mafia con lo scopo di restaurare l’opera ma anche di sensibilizzare i giovani su questi temi. «L’iniziativa richiama un evento che, mi sono accorta, nelle coscienze di molti ragazzi è già dimenticato» spiega la professoressa Giovanna Ragionieri, insegnante di storia dell’arte. «Tra i miei alunni per esempio solo uno aveva una vaga idea di cosa è successo quella notte. Inoltre sarà utile per formarli su come si conduce un restauro e per educarli a una concezione diversa del nostro patrimonio artistico e culturale rispetto a quella un po’ turistica che a volte anche loro hanno». Grazie all’iniziativa i ragazzi hanno imparato qualcosa di più sulla storia del nostro Paese, ricevendo risposte, ma ponendosi anche delle domande: è giusto, si sono per esempio chiesti in molti, che ci pensino i cittadini alla conservazione e restauro del patrimonio artistico o se ne deve fare carico esclusivamente lo Stato? E si è aperto il dibattito. L’iniziativa prevede anche un gemellaggio con il liceo artistico di Monreale, che ha promosso la stessa raccolta fondi: i ragazzi fiorentini e siciliani si incontreranno ad aprile.