Alleanza Pisa-Livorno per l’app che rintraccia le bici rubate
L’Ateneo studia un progetto innovativo e il Comune a Cinque Stelle lo sperimenta per primo
«I discorsi li porta via il vento, le bici i livornesi» recita un antico detto, a Livorno. Non è un caso, allora, che Pisa abbia deciso di sperimentare un sistema per identificare le biciclette rubate proprio nella storica città «rivale»: un’alleanza basata sullo sviluppo tecnologico legato alla mobilità e alla sicurezza urbana.
Il progetto pilota, cofinanziato dalla Regione, si chiama «Savemybike» ed è stato sviluppato da un team del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, con il Polo universitario Sistemi logistici di Livorno, col coordinamento della cooperativa pisana Tages e la partecipazione delle aziende Geosolutions e NewGOO srl: permetterà alla polizia municipale di rintracciare le bici rubate e comunicarlo al cittadino che così potrà subito tornarne in possesso.
Come funziona? Su ogni veicolo vengono installati circa quindici sensori e il cittadino, tramite la applicazione «GOOD_GO», in caso di furto potrà caricare la foto della bici e sporgere denuncia. Quando un vigile, mediante un lettore portatile, ritroverà una bici rubata, manderà l’avviso di ritrovamento al legittimo proprietario mediante la app. «Il furto delle bici è un grosso problema a Livorno soprattutto perché ne disincentiva l’uso — spiega il sindaco Filippo Nogarin — Siamo molto contenti di poter aderire a questa sperimentazione».
Il progetto riguarderà inizialmente 1.000 biciclette su cui verranno posti i sensori gratuitamente: sono già oltre 700 i livornesi che, compilando il modulo sul sito savemybike.eu, hanno aderito.
«Ci siamo concentrati sin dall’inizio sul problema dei furti — spiega il professor Paolo Nepa, tra gli sviluppatori del sistema — Quando sarà partita la piattaforma GOOD_GO sarà importante che il maggior numero possibile di cittadini si iscriva per contribuire al miglioramento dello stile di vita collettivo e della città». Gli studiosi dell’Università di Pisa stanno mettendo a punto la piattaforma e poi il progetto potrà partire.
Successo
Si comincia con sensori installati su mille mezzi: sono già 700 i cittadini che si sono iscritti