Una società londinese cerca super case a Firenze per affittarle ai turisti
Alleanza con le agenzie per scovare e affittare le residenze di lusso
A Firenze parte la caccia alle abitazioni di lusso. Meglio se in centro, con terrazza vista monumenti, giardino e possibilmente anche con la piscina. «Onefinestay» — azienda londinese che ha deciso di espandersi anche in Toscana — dà il via alla selezione di case per affitti brevi con la collaborazione delle piccole agenzie immobiliari che operano sul territorio così da integrare l’offerta ma anche per gestire i vari aspetti legati alla prenotazione dei soggiorni.
Insomma, dopo Airbnb ecco un altro modo per mettere a rendita il proprio patrimonio immobiliare e, come stretta conseguenza, il rischio di una ulteriore desertificazione di residenti dalla città anche se in questo caso non si tratta di semplici appartamenti, ma di residenze top. Perché attenzione, finire sul sito di «Onefinestay» non è semplice. Lo standard delle dimore deve essere altissimo: le case dovranno avere un design innovativo, elegante ed esclusivo, finiture tipicamente artigianali ma soprattutto sono richiesti una terrazza vista monumenti, il giardino e nel caso anche la piscina. Altissimo anche il prezzo per una notte a Firenze: il range per un appartamento gestito dal gruppo londinese varia tra i 300 e i 400 euro. Una cifra giustificata dai servizi che la società mette a disposizione dei suoi ricchi clienti: «Negli ultimi anni abbiamo assistito a un incremento di viaggiatori alla ricerca di un soggiorno che li faccia sentire a casa senza rinunciare ai servizi di un hotel di lusso — spiegano dalla “Onefinestay” — Chi si rivolge a noi, quindi, sa di poter contare su una vasta gamma di opzioni disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7».
Ecco qualche esempio: dal trasporto verso l’aeroporto alle pulizie domestiche, dalla consegna della spesa a domicilio ai servizi benessere, dalla prenotazione per ristoranti e tour giornalieri a chef e maggiordomi. Secondo un’indagine, il 70% della clientela di «Onefinestay» opta per soggiorni di circa una settimana: un tempo comodo per trasformare la vacanza in un sogno, «Specie se ci si sente coccolati». E nel solco della tradizione della sharing economy (ma per palati decisamente più raffinati), anche questo servizio — come già fece la capostipite Airbnb — ha risposto alle esigenze dei proprietari degli alloggi, che in questo modo possono mettere a reddito il proprio appartamento anche solo per brevi periodi. Con qualche vantaggio: «Pensiamo noi alla gestione dell’accoglienza, alla pulizia della casa prima e dopo il soggiorno fino al check-out degli ospiti».
Dunque, mentre a Firenze, in questi giorni, si discute di rendita e del turismo che divora la residenza, di negozi storici che scompaiono, di un centro storico sempre più a uso e consumo dei visitatori, la caccia alle case di lusso a cui ha dato il via «Onefinestay» conferma la grande fame per residenze e appartamenti da mettere a rendita con affitti, anhe brevi, ai turisti. E la società londinese può già contare su quindici appartamenti.
Pacchetto completo La società della City si occupa dei servizi aggiuntivi e gestisce anche le prenotazioni