Corriere Fiorentino

Cambio d’immagine per il Bargello e i suoi musei

La direttrice e il logo unico per i suoi 5 musei: presto anche il biglietto unico

- di Chiara Dino

Il segno dell’avvenuta «fusione» ha la forma di una torre grigia rovesciata in orizzontal­e al cui interno si distinguon­o, come fossero delle incisioni in bianco, la «M» e la «B». Il segno è un logo, la fusione riguarda i cinque musei che afferiscon­o al Bargello: «M» e «B». Lo ritroverem­o affisso sulle facciate dello stesso Bargello, delle Cappelle Medicee di Orsanmiche­le, di Palazzo Davanzati e di Casa Martelli. I fantastici (e ancora troppo poco noti) cinque. Campeggerà su altrettant­i stendardi posti lì a segnalare le grandi collezioni contenute al loro interno. Ciascuno con una sua opera-civetta.

Il Bargello, su piazza San Firenze, sarà rappresent­ato dal David di Donatello e su via Ghibellina dal Mercurio di Giambologn­a. Per le Cappelle Medicee sarà Michelange­lo il testimonia­l: per sei mesi la scultura che rappresent­a la Notte, per altri sei mesi quella di Giuliano de’ Medici. Orsanmiche­le affida la sua immagina al tabernacol­o dell’Orcagna mentre il museo di Palazzo Davanzati sceglie (anche in questo caso con il sistema della rotazione) un particolar­e del Trionfo dell’Amore dello Scheggia e La Castellana di Vergy. Infine il museo di Casa Martelli si propone al pubblico con la sua Madonna con Bambino di Elisabetta Siriani e con particolar­i delle pitture di campagna. Tutto questo verrà sintetizza­to anche su una brochure e su un pieghevole in italiano e in inglese dove viene raccontato in sintesi quali sono i capolavori custoditi nei cinque musei e che verranno distribuit­i nei cinque musei e nei punti di informazio­ne turistica della città. L’idea del logo e la sua realizzazi­one si devono allo studio HaunagDesi­gn di Roma, lo stesso che segue il polo museale del Lazio. «Per i musei del Bargello a Firenze — spiega Ettore Festa che dello studio è direttore creativo — abbiamo scelto di lavorare con una font (un carattere grafico ndr.) l’Optima disegnata dal tedesco Hermann Zapf dopo un suo viaggio a Firenze nel 1950: allora fu ispirato dai caratteri scolpiti sulle lapidi di Piazza Santa Croce e riuscì a realizzare un segno grafico che, pur essendo senza grazie (gli allungamen­ti all’estremità delle lettere generati dall’uso dei pennini ndr.) ne contiene ed evoca la stessa morbida eleganza».

Se questa è la genesi del lavoro sulla nuova immagine dei musei, step by step la comunicazi­one diventerà più capillare e globale. Lo assicura la direttrice del complesso museale Paola D’agostino che aggiunge: «Il logo è già presente nel nostro sito, ma dalla settimana prossima avremo un funzionari­o interno addetto alla Comunicazi­one che si occuperà di veicolare la nostra immagine». Non basta, il processo sinergico dei cinque musei avrà anche una ricaduta sui biglietti. In autunno partirà un tagliando unico che darà accesso al Bargello, alle Cappelle Medicee e al museo di Palazzo Davanzati, poi arriverà un unico ticket per tutti e cinque i musei e infine, nel 2019, un biglietto annuale riservato ai fiorentini un po’ secondo il modello degli Uffizi.

D’Agostino «Il simbolo delle nostre collezioni, custodite anche alle Cappelle Medicee, Orsanmiche­le, Casa Martelli e Palazzo Davanzati, è già sul nostro sito Ma dalla settimana prossima lavoreremo per veicolarlo in modo più capillare e globale

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 ??  ?? Paola D’Agostino presenta il nuovo logo nella sala del Verrocchio al Bargello
Paola D’Agostino presenta il nuovo logo nella sala del Verrocchio al Bargello
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Scheggia, «Trionfo dell’Amore»
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Giambologn­a, «Mercurio»

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