Scuole chiuse, piazze piene Una mattinata di «pallate»
Alle otto di mattina al parco di San Donato a Novoli, c’erano già i bambini a fare a pallate di neve. Via via, le piazze si sono riempite di ragazzi e ragazze che per un giorno hanno potuto saltare la scuola: da piazza Santo Spirito a piazza Bonsanti un tripudio di pallate. E in Santa Croce, quando a mezzogiorno per terra si era già sciolta, bastava prenderla da sopra le auto in sosta per ricominciare la «guerra» in bianco. «Fate l’omone con la pipa», suggeriva il conte Mascetti. E i piccoli fiorentini hanno obbedito, facendo i pupazzi di neve sul ponte Santa Trinita, come al parco dell’Anconella. Non è mancato chi ha fatto ironia: come al Quelo Bar di borgo Santa Croce dove hanno esposto per scherzo un vasetto pieno di carote con scritto: «Nasi per pupazzi di neve, 2 euro».Insomma, la neve, che in città non tornava da sette anni, è stata anche una festa. I più grandi, invece che ai pupazzi, si sono dedicati a fare foto ai tetti in bianco e a postarle sui social. Alcuni degli scorci più suggestivi sono rimasti chiusi per precauzione: da Boboli, alla cupola del Brunelleschi, fino al campanile di Giotto e alla torre di Arnolfo. Ma tutti hanno trovato angoli o panorami da immortalare.
Anche il sindaco Dario Nardella che, mentre scattava foto al David di piazza della Signoria mezzo innevato, gongolava a ogni nuovo commento su Instagram: «I’ sindaco più bello ci s’ha noi». Su Instagram l’età media è bassa
e lo stesso Nardella ha ammesso: «Mi ringraziano perché hanno saltato la scuola». Non per caso, le poche polemiche sulla chiusura delle scuole erano arrivate via Facebook, che invece è frequentato più dai genitori. Non è mancato qualche babbo che è andato in confusione, come quello che mercoledì sera ha chiamato il Meyer per chiedere: «Siccome le scuole sono chiuse, siete chiusi anche voi domani?». E in centro ci sono stati (per quanto pochi) i «brave heart» del bike sharing, come il ragazzo che ieri mattina in Santa Croce faceva le sgommate con la bicicletta arancione.