Corriere Fiorentino

Ma Ataf sbaglia i calcoli «Bus lenti per le catene»

Ghiaccio sui binari, in serata treni bloccati sulla Firenze-Pistoia

- Giulio Gori Antonio Passanese

La neve? «Troppo poca». Nei trasporti i disagi non sono mancati. E Ataf si è paradossal­mente trovata di fronte al problema di dover togliere dai bus le catene diventate di troppo. Per i treni regionali, invece, è stata una giornata da incubo.

Il piano neve di Ataf prevedeva 81 bus in servizio, il 70 per cento in meno rispetto a un normale giorno feriale: 71 bus con le catene e 10 bussini con le gomme termiche. Inoltre ieri 18 linee erano soppresse, anche perché le 260 tonnellate di sale anti-ghiaccio sono state sparse soprattutt­o sulle arterie principali. I problemi non sono mancati: su molte linee i fiorentini hanno dovuto aspettare mezz’ora al freddo per poter salire sull’Ataf. È successo a Novoli, col 22, alle Due Strade, col 37, in piazza Indipenden­za, col 14, in lungarno Ferrucci, col 23. E, persino dopo le 11, la palina elettronic­a di via Bufalini dava il 14 in arrivo dopo ben 26 minuti. Secondo il rappresent­ate sindacale di Ataf, Massimo Milli, il problema è stata proprio la poca neve: «Paradossal­mente si è creato un problema di eccesso di zelo: i bus con le catene si sono trovati in difficoltà per la poca neve presente sulle strade e hanno dovuto mantenere una velocità bassissima per evitare rotture». Per questo, prosegue Milli, «alcuni bus sono stati fatti rientrare in deposito per togliere le catene e sostituirl­e con le gomme termiche». Il «pit stop» è stato quasi sempre breve, spiega, ma non sono mancate «vetture con danni al pararuote per le forti vibrazioni». Durissimo l’Ad Bonora: «Quel che dice Milli è falso, quando un mezflotta zo rientrava per togliere le catene, ce n’era già uno al suo posto in strada. Persino i sindacati lo smentiscon­o con un volantino in cui hanno fatto i compliment­i all’azienda». In realtà, Cgil, Cisl, Uil e Faisal non fanno menzione del caso «pit stop» e i compliment­i li rivolgono ai lavoratori e non all’azienda. Anzi, denunciano le condizioni di scarsa sicurezza in cui hanno viaggiato, fuori città, i mezzi di Busitalia e Linea, con «almeno cinque mezzi usciti fuori strada».

Alle 13, con l’arrivo della pioggia, Ataf ha riportato la in servizio già a 130 mezzi. I disagi sono via via scomparsi. «Noi abbiamo ridotto il servizio — ha commentato il sindaco Dario Nardella — ma in altre città, con le stesse condizioni di neve, lo hanno interrotto». Nessun disagio per chi ha viaggiato in taxi o in tramvia: grazie agli «scaldini», che impediscon­o agli scambi di ghiacciars­i, la linea 1 è rimasta attiva.

Discorso opposto sui treni regionali, malgrado l’appello a Fs da parte del governator­e Enrico Rossi: ieri sera alle otto, sembra per problemi sugli scambi, sulla Firenze-Empoli c’erano ritardi fino a 164 minuti, mentre sulla Firenze-Pistoia nessun treno in circolazio­ne. E a quell’ora, Trenitalia non aveva ancora deciso se prorogare anche per oggi il piano neve. Ieri mattina, la rabbia è stata invece dei pendolari della Faentina: i treni dal Mugello si sono fermati senza preavviso a Campo Marte invece che arrivare in Santa Maria Novella. Il provvedime­nto era previsto nel piano neve, ma Trenitalia mercoledì si era dimenticat­a di annunciarl­o.

Il sindacalis­ta Eccesso di zelo, a terra c’era troppa poca neve i mezzi sono stati costretti ad andare a velocità bassissime per evitare rotture

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