Ma Ataf sbaglia i calcoli «Bus lenti per le catene»
Ghiaccio sui binari, in serata treni bloccati sulla Firenze-Pistoia
La neve? «Troppo poca». Nei trasporti i disagi non sono mancati. E Ataf si è paradossalmente trovata di fronte al problema di dover togliere dai bus le catene diventate di troppo. Per i treni regionali, invece, è stata una giornata da incubo.
Il piano neve di Ataf prevedeva 81 bus in servizio, il 70 per cento in meno rispetto a un normale giorno feriale: 71 bus con le catene e 10 bussini con le gomme termiche. Inoltre ieri 18 linee erano soppresse, anche perché le 260 tonnellate di sale anti-ghiaccio sono state sparse soprattutto sulle arterie principali. I problemi non sono mancati: su molte linee i fiorentini hanno dovuto aspettare mezz’ora al freddo per poter salire sull’Ataf. È successo a Novoli, col 22, alle Due Strade, col 37, in piazza Indipendenza, col 14, in lungarno Ferrucci, col 23. E, persino dopo le 11, la palina elettronica di via Bufalini dava il 14 in arrivo dopo ben 26 minuti. Secondo il rappresentate sindacale di Ataf, Massimo Milli, il problema è stata proprio la poca neve: «Paradossalmente si è creato un problema di eccesso di zelo: i bus con le catene si sono trovati in difficoltà per la poca neve presente sulle strade e hanno dovuto mantenere una velocità bassissima per evitare rotture». Per questo, prosegue Milli, «alcuni bus sono stati fatti rientrare in deposito per togliere le catene e sostituirle con le gomme termiche». Il «pit stop» è stato quasi sempre breve, spiega, ma non sono mancate «vetture con danni al pararuote per le forti vibrazioni». Durissimo l’Ad Bonora: «Quel che dice Milli è falso, quando un mezflotta zo rientrava per togliere le catene, ce n’era già uno al suo posto in strada. Persino i sindacati lo smentiscono con un volantino in cui hanno fatto i complimenti all’azienda». In realtà, Cgil, Cisl, Uil e Faisal non fanno menzione del caso «pit stop» e i complimenti li rivolgono ai lavoratori e non all’azienda. Anzi, denunciano le condizioni di scarsa sicurezza in cui hanno viaggiato, fuori città, i mezzi di Busitalia e Linea, con «almeno cinque mezzi usciti fuori strada».
Alle 13, con l’arrivo della pioggia, Ataf ha riportato la in servizio già a 130 mezzi. I disagi sono via via scomparsi. «Noi abbiamo ridotto il servizio — ha commentato il sindaco Dario Nardella — ma in altre città, con le stesse condizioni di neve, lo hanno interrotto». Nessun disagio per chi ha viaggiato in taxi o in tramvia: grazie agli «scaldini», che impediscono agli scambi di ghiacciarsi, la linea 1 è rimasta attiva.
Discorso opposto sui treni regionali, malgrado l’appello a Fs da parte del governatore Enrico Rossi: ieri sera alle otto, sembra per problemi sugli scambi, sulla Firenze-Empoli c’erano ritardi fino a 164 minuti, mentre sulla Firenze-Pistoia nessun treno in circolazione. E a quell’ora, Trenitalia non aveva ancora deciso se prorogare anche per oggi il piano neve. Ieri mattina, la rabbia è stata invece dei pendolari della Faentina: i treni dal Mugello si sono fermati senza preavviso a Campo Marte invece che arrivare in Santa Maria Novella. Il provvedimento era previsto nel piano neve, ma Trenitalia mercoledì si era dimenticata di annunciarlo.
Il sindacalista Eccesso di zelo, a terra c’era troppa poca neve i mezzi sono stati costretti ad andare a velocità bassissime per evitare rotture