Spera nei moderati l’ultimo fiore spuntato al centro
L’Ulivo e la Margherita non ci sono più da tempo, ma nel centro del centrosinistra è nato un fiore «petaloso». Così la ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha definito «Civica Popolare», la lista composta da ex esponenti del Nuovo Centrodestra ed altri della galassia centrista. In Toscana il punto di riferimento è Gabriele Toccafondi, sottosegretario all’Istruzione, candidato alla Camera nel collegio di Firenze. Cattolico, ex Forza Italia, Toccafondi lancia un appello ai moderati: «Non fatevi ingannare dal centrodestra a guida Salvini». Un appello simile era stato fatto a inizio campagna da Renzi, ma pronunciato da un ex Fi ha un’altra forza. «Il mio centrodestra era quello moderato, difendeva le libertà, la persona e allontanava chi soffiava sull’odio e sulla paura», dice Toccafondi ricordando la visita dell’allora premier Silvio Berlusconi nel paese abruzzese di Onna colpito dal terremoto. «Lì, il 25 aprile 2009, Berlusconi spiegò che “la Resistenza è un valore fondante dell’Italia” e invitò a costruire finalmente un sentimento nazionale. Il nostro centrodestra non minacciava referendum per uscire dall’Europa, non aveva rapporti con Casapound, non parlava di “razza bianca”», attacca Toccafondi, che fuori Firenze si affida a candidature moderate come quella della preside Donatella Buonriposi a Lucca (già candidato sindaco) e dell’ex presidente del Consiglio comunale di Pisa Giovanni Garzella. Il tentativo di presentarsi come nuova casa dei moderati porta con sé il rischio di scoprirsi a sinistra.
Se fosse un ( tele)film: «La casa nella prateria»