Attacco all’enoteca, i pirati informatici chiedono il riscatto
Non si era mai visto un atto di pirateria informatica di questa entità ed esteso a tutta la città. A dirlo sono gli agenti della sezione «crimini finanziari» della polizia postale dopo l’ennesima denuncia presentata da un commerciante fiorentino che, nei giorni scorsi, ha dovuto fare i conti con il famigerato «virus del riscatto», ossia Cryptolocker. L’ultima vittima (in ordine di tempo) del violento attacco web, partito dal Sud America, è Marie Parrocel, titolare dell’Enoteca Millesimi di Borgo Tegolaio, nel quartiere di Santo Spirito: un paio di giorni fa la donna e i suoi dipendenti si sono resi conto che alcuni hacker erano entrati nel server copiando e poi cancellando tutti i dati. Nel giro di qualche ora, o forse meno, i pc del negozio sono andati «in palla» e dalla memoria sono scomparsi i dati di tutti i clienti, i contatti con tutte le aziende vitivinicole italiane e francesi ed anche alcune informazioni sensibili, come conti correnti e password. «Aprendo la mail — racconta Marie — il nostro tecnico è riuscito a recuperare solo un messaggio in cui gli hacker chiedevano 800 dollari in bitcoin per rinviarci tutti i dati. Naturalmente la polizia postale, a cui mi sono rivolta, mi ha detto di non pagare e mi ha anche spiegato che risalire a questi criminali è praticamente impossibile. Attraverso degli esperti del web però abbiamo capito che si tratta di una sorta di rete con ramificazioni che vanno dall’Argentina al Pakistan, dalla Svezia all’Afghanistan. Come me anche tantissime altre aziende e società fiorentine sono cadute in questa trappola». Sarebbero almeno una ventina i professionisti che nelle ultime settimane hanno presentato un esposto, e il numero cresce ogni giorno. «Un grosso errore nel nostro server ha aperto la porta ai pirati informatici. Usano gli algoritmi per individuare chi è in difficoltà così da far partire l’assalto. La polizia mi ha detto che alcuni imprenditori hanno preferito pagare. Ma noi non cediamo. Meglio resettare tutti i computer e ripartire daccapo».
I pc che vengono colpiti dal virus Cryptolocker sono in aumento