Benassi a Udine per ritrovare la strada del gol
Il centrocampista, dopo la parentesi con la Nazionale, cerca il riscatto con la maglia viola
All’andata Fiorentina-Udinese per lui ha rappresentato la gara della svolta. E ora spera che, invertendo l’ordine il risultato non cambi. Già, perché per Marco Benassi la stagione ha vissuto un vero e proprio spartiacque proprio un girone fa, un cambio di rotta che è coinciso con la modifica della sua posizione in campo.
Un mix tra trequartista e ala sinistra prima di quella vittoria firmata Thereau (2-1), interno puro di centrocampo dopo quella partita del Franchi. Pioli in quella giornata aggiustò qualcosa, passò dal 4-2-3-1 al 4-3-3 e i risultati si videro subito. Non è un caso, infatti, che l’ex centrocampista del Torino poi ha segnato tre gol consecutivi proprio dopo un’ottima prestazione contro i friulani. Peccato che Benassi, almeno come goleador, dopo le tre marcature in fila contro Benevento, Torino e Crotone si sia fermato. È vero che il suo mestiere non è quello di segnare, ma è altrettanto sotto gli occhi di tutti che il suo rendimento rimane comunque al di sotto delle aspettative estive, quando in tanti (Corvino in primis) erano più che sicuri del suo contributo.
Dieci milioni circa per un titolare giovane (classe 1994) ma già di grandissima affidabilità ed esperienza. Un punto fermo in mezzo al campo (poi non ha mai cambiato ruolo) che però, dati alla mano, deve necessariamente dare qualcosa di più alla squadra. Ecco perché un girone dopo si augura anche lui stesso un’altra svolta. La presenza non è mai mancata, è vero, ma per non rimanere un’opera in parte incompiuta è chiamato a lasciare il segno con più frequenza durante una partita. Venticinque presenze dopo ventisei giornate, tre gol, due assist e un primato non proprio piacevole che condivide con Thereau.
Benassi, infatti, è insieme al francese il giocatore della rosa viola che più volte ha terminato prima della fine le sue partite. Pioli lo ha sostituito ben 14 volte in campionato, cinque solo nelle sette gare del 2018. La speranza è che lo stage azzurro abbia dato un po’ di vigore al centrocampista , che non solo ha ritrovato uno dei suoi più grandi estimatori come il ct Di Biagio, ma ha anche indossato la fascia di capitano della nazionale.
Un’amichevole durante uno stage, certo, ma comunque una gran bella iniezione di fiducia. Un’altra arriverà proprio domenica alla Dacia Arena. Perché Benassi, di professione non goleador, ha nell’Udinese una delle sue vittime preferite, con due reti sulle 16 realizzate in carriera. Entrambe in trasferta ad Udine. Altro ingrediente perfetto per un’altra svolta.