Corriere Fiorentino

Firenze, poca neve e pochi disagi E Palazzo Vecchio: piano riuscito

La città si sveglia imbiancata, il piano del Comune tiene Nardella: la prevenzion­e ha funzionato, grazie a tutti

- Gori, Passanese, Sarra

Il piano neve è scattato ieri notte alle 1.35, col primo fiocco di caduto su Firenze. Trentaquat­tro spargisale (di cui 23 con la lama spalaneve) sono entrati in azione e hanno scaricato sulle strade della città 260 tonnellate di sale, per evitare che sull’asfalto si potessero formare delle lastre di ghiaccio. I mezzi hanno percorso 450 chilometri, gettando sale più volte sulle arterie principali.

Tra scuole chiuse, Ataf a mezzo servizio e con i tanti fiorentini che hanno deciso di andare a lavorare a piedi, le strade ieri mattina sono rimaste sempre libere, tranne qualche intraversa­mento di auto in via D’Annunzio, via di Careggi e al Galluzzo. Così il sindaco Dario Nardella, dopo aver perlustrat­o i viali di circonvall­azione, ha parlato di «un piano neve che ha funzionato grazie alla prevenzion­e e all’ottima organizzaz­ione» e ha ringraziat­o i fiorentini per il «senso di responsabi­lità», ovvero perché in tanti hanno lasciato l’auto a casa.

A Firenze ieri si sono mossi 167 volontari di protezione civile, in strada erano presenti contempora­neamente 50 pattuglie della polizia municipale (di cui 10 in auto) e 10 boscaioli per tenere d’occhio gli alberi. Altissima anche la partecipaz­ione del volontaria­to per dare un letto al caldo ai senza tetto, o per accoglierl­i alla stazione di Santa Maria Novella tenuta aperta di notte proprio a causa della neve. «Voglio fare un ringraziam­ento speciale al cardinale Giuseppe Betori che ha fatto appello a Caritas e parrocchie a mobilitars­i». Firenze, tra realtà pubbliche e private, ha così accolto 456 persone. Soltanto in 26 sono rimasti all’addiaccio, e solo perché hanno rifiutato di essere aiutati.

Quella di ieri, con una media di cinque centimetri di coltre bianca sulla città, è stata la maggiore nevicata su Firenze dai tempi di quella, con conseguenz­e sicurament­e peggiori, del 17 dicembre 2010. I disagi non sono mancati, in particolar­e per chi ha viaggiato con Ataf. Ma il piano nel complesso ha retto, malgrado più di un fiorentino sia stato trovato a viaggiare in auto sui viali senza catene o gomme termiche. Gli ospedali, proprio grazie alle strade semi-vuote, non hanno visto un aumento dei ricoverati: alle 11 di mattina, al pronto soccorso di Santa Maria Nuova avevano registrato solo due pazienti «vittime» della neve: due cadute a piedi.

Non benissimo il lavoro dei commercian­ti, che secondo il regolament­o comunale sono obbligati a spazzare la neve davanti al negozio: in centro, molti marciapied­i in tarda mattinata erano ancora innevati. Nessun problema, ed è una notizia, all’aeroporto di Peretola: gli unici voli saltati sono stati quelli rimasti a terra per problemi in altri aeroporti. Nardella, ieri, ha poi lanciato l’allarme per il rischio ghiaccio dopo lo scioglimen­to della neve: ma le previsioni del Lamma danno per la notte una previsione delle temperatur­e minime tra i +2 e i +4 gradi. Pericolo, sembrerebb­e, scampato.

Nella notte ospitati 456 senza tetto, anche grazie all’aiuto della Curia

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(foto: Cambi/Sestini) Una vista diversa dal Piazzale su Firenze innevata, a destra le «pallate» tra i ragazzi
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