Corriere Fiorentino

Addio a Johnny, l’artificier­e scherzoso

- Innocenti

C’era anche il capo della polizia Franco Gabrielli, accompagna­to dal questore Alberto Intini, al funerale del sovrintend­ente capo Giovanni Politi, artificier­e di 51 anni, morto domenica scorsa alla «Fadini» per un incendio e un’esplosione. Gabrielli si è fermato a salutare la compagna e la famiglia. Ma la basilica di Santissima Annunziata era strapiena: oltre 700 e picchetto d’onore.

«Il posto più bello dove stare è nel cuore di qualcuno: Giovanni vive nel cuore di Alessandra, dei suoi parenti e di tutti i suoi amici», dice a un certo punto — durante l’omelia — monsignor Giovanni Innocenti, cappellano della polizia. Lo dice di fronte a una basilica di Santissima Annunziata strapiena: oltre 700 le persone venute a salutare il sovrintend­ente capo Giovanni Politi, artificier­e 51 anni, morto domenica scorsa alla «Fadini» per un incendio e un’esplosione.

C’era anche il capo della polizia Franco Gabrielli, accompagna­to dal questore Alberto Intini, al funerale: Gabrielli si è fermato a salutare la compagna e la famiglia. Li ha abbracciat­i. A salutare il feretro, che nei prossimi giorni sarà portato a Reggio Calabria, città di origine, per essere tumulato, anche il sindaco Dario Nardella, il procurator­e aggiunto Luca Turco, il prefetto Alessio Giuffrida, il comandante provincial­e dei carabinier­i, colonnello Giuseppe De Liso, il comandante provincial­e della GdF, il generale Benedetto Lipari.

La bara, avvolta nel tricolore, è stata portata dai colleghi artificier­i e della squadra volante, scortata da quattro agenti in alta uniforme. All’ingresso e all’uscita dalla chiesa un picchetto ha reso gli onori al caduto della Polizia di Stato.

Monsignor Innocenti ha ricordato «la simpatia travolgent­e» di Politi, «e il suo sorriso». «Era una persona speciale che esprimeva la più bella umanità, un alto senso morale e grande profondità e generosità», ha aggiunto il sacerdote. «La prima volta che l’ho incontrato ero sulle scale della Questura: fui travolto dalla sua simpatia — ha detto il sacerdote — Aveva un sorriso giocoso, modi goliardici, era capace di affetto vero e immediato con le persone che aveva appena conosciuto». Un’omelia mai banale, quella di monsignor Innocenti: «C’è un tempo per piangere. Anche Gesù ha pianto. Per chi crede, però, la morte è la porta che si apre al paradiso eterno, come ha detto Papa Francesco».

A dare un ultimo saluto anche i colleghi del nucleo artificier­i: «Prima che un artificier­e — ha detto a fine cerimonia il sovrintend­ente Stefano Grassi, leggendo una lettera — Giovanni era orgoglioso di appartener­e alla Polizia di Stato, che serviva con orgoglio e passione. Siamo orgogliosi di averlo avuto accanto, addio ‘Johnny’: ci rivedremo un giorno».

Sul fronte della cronaca, ieri ispezione delegata dalla Procura dentro la «Fadini», attualment­e chiusa per lavori di bonifica. Parte dei locali è ancora sotto sequestro.

L’omaggio Accanto ai familiari il capo della polizia Gabrielli, Nardella e il questore Intini

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Il picchetto della polizia all’uscita del feretro dopo i funerali in Santissima Annunziata
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 ??  ?? L’artificier­e Giovanni Politi, morto domenica A sinistra il capo della polizia Franco Gabrielli con la vedova
L’artificier­e Giovanni Politi, morto domenica A sinistra il capo della polizia Franco Gabrielli con la vedova

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