Dalle Giubbe Rosse alle Murate, la volata degli altri
Non ci sono Berlusconi, Salvini, Meloni e Fitto, ma la foto è la stessa. I partiti del centrodestra toscano hanno chiuso insieme la campagna al caffé delle Giubbe Rosse, per dare l’immagine di una coalizione unita a dispetto delle differenze. Perché se c’è una cosa su cui Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia-Udc sono d’accordo è che stavolta il centrodestra può fare un grande risultato anche qui. «Se vinciamo le politiche ci sarà un effetto trascinamento sulle Amministrative» e a quel punto «l’obiettivo delle Regionali sarebbe a portata di mano», dice il coordinatore toscano di Fi Stefano Mugnai. «Ora vinciamo le Politiche e il prossimo anno si vince anche a Firenze», aggiunge Jacopo Cellai, consigliere a Firenze. Ostenta sicurezza anche Giovanni Donzelli di FdI: «Si respira un’aria nuova: la gente è stufa delle bugie di Renzi e della sinistra». E della Toscana parla anche, da Milano, Matteo Salvini: «Domani il centrodestra sarà primo in Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Marche e Friuli». I Cinque Stelle toscani, hanno chiuso la campagna a Roma in piazza del Popolo con Luigi Di Maio e i futuribili ministri indicati dal candidato premier. «Presentare la potenziale squadra di governo è la dimostrazione della maturità del Movimento che dopo 5 anni di opposizione e anche grazie al duro lavoro nei Comuni e nei territori, ha prodotto questo modello di approccio che condivido», dice il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, che ha ricordato di aver fatto una cosa simile nel 2014, «aprendo un bando» per selezionare gli assessori. Liberi e Uguali ha lanciato gli ultimi appelli al voto dal teatro dell’Affratellamento di Firenze, tra fisarmoniche, salame, spritz, soprassata e attacchi frontali a Renzi: «È un flop», dice Sandra Gesualdi, candidata alla Camera a Firenze. Con lei Alessia Petraglia, in corsa al Senato proprio contro il leader Pd, e Serena Pillozzi, candidata nella Piana. Gli alleati del Pd provano a tirare la volata al centrosinistra. Finale tutto al femminile per +Europa di Emma Bonino, alle Murate con le candidate Mina Welby, Giulia Simi, Alessandra Bencini e Cristina Bibolotti. «Sentiamo il movimento crescere ogni giorno», dice Marco Perduca, candidato e uomo-macchina. «Siccome nessuno dei tre poli avrà la maggioranza per governare da solo, l’inciucio grillini-Lega-Meloni è dietro l’angolo», avverte Riccardo Nencini di Insieme, la lista ulivista benedetta anche da Romano Prodi. «Chi vuole fatti e non promesse ha già scelto e i prossimi 5 anni proseguiranno sulla via delle riforme perché Firenze e il nostro Paese ne hanno bisogno», dice Gabriele Toccafondi di Civica Popolare.
A cura di Giulio Gori,
Antonio Passanese ed Edoardo Semmola)