Corriere Fiorentino

Turismo, beffa per le aspiranti guide Sospesi gli esami alla fine dei corsi

La svolta della Regione dopo la protesta nazionale. In attesa di una legge da Roma

- Viola Centi

La vittoria delle guide turistiche diventa la sconfitta delle scuole per guide turistiche. Un muro contro muro, tra chi il «patentino» lo ha già, anche da anni, e chi quel patentino cerca di farlo ottenere. «La Regione ci ha ascoltati — dice Adina Persano, rappresent­ante delle guide — hanno bloccato gli esami di due scuole. Attendiamo le commission­i e il consiglio regionale, in cui dovrebbero discutere anche del blocco dei corsi».

La bufera inizia a gennaio, quando Striscia la notizia manda in onda immagini riprese di nascosto in una scuola privata di Empoli, dove un’insegnate coreana spiegava agli alunni — coreani — come passare l’esame finale senza sapere una parola d’italiano. Da lì, la protesta il 31 gennaio sotto la sede del consiglio regionale a Firenze, con le guide di tutta Italia arrivate per contestare sia la legge sulla «guida nazionale», che abilita su tutto il territorio nazionale, sia le scuole «facili» attraverso cui ottenere i tanto ambiti patentini. Alcuni direttori delle varie scuole hanno accettato di parlare, ma in forma anonima, il che la dice lunga sulla serenità dell’ambiente turistico toscano.

«Non hanno bloccato gli esami, li hanno rimandati — dice un direttore di Firenze — inoltre, mi stupisce che molti, forse l’80%, di coloro che erano a quella manifestaz­ione, abbiano preso il patentino proprio grazie agli stessi corsi che adesso cercano di bloccare. Lo so per certo, perché c’erano anche miei ex studenti». I direttori non si capacitano di come sia possibile cercare di «impedire di lavorare, sia agli insegnanti delle scuole stesse, che alle future guide. Se non vengono fatti i corsi e gli esami, si crea l’abusivismo, e non è giusto che non si possa accedere a una profession­e». C’è inoltre da svelare il ‘gioco delle cosiddette «guide palo», molte delle quali proprio coreane. «Quasi nessuno, almeno in Toscana, parla il coreano, quindi esistono guide con il patentino che accettano i gruppi e poi li subappalta­no ai coreani, li seguono a distanza, così in caso di controlli, si precipitan­o lì e non vengono sanzionati».

Di fatto, resta il rinvio degli esami di due scuole, una di Firenze — che erano stati programmat­i per il 26 e 27 febbraio — e quella di Empoli, che dovevano svolgersi il 5 e 6 marzo. Ma l’assessore regionale Cristina Greco, rassicura: «Tuteleremo chi sta facendo i corsi e chi deve sostenere gli esami — dice — ma presentere­mo un emendament­o in consiglio regionale per fermare i nuovi corsi, finché non sarà fatta chiarezza a livello nazionale. Intanto, alla scuola di Empoli, abbiamo sospeso l’accreditam­ento, e anche a un’altra scuola di Firenze dove aveva lavorato la stessa persona».

La preoccupaz­ione dei direttori delle scuole, infatti, era rivolta agi studenti: «Ci sono corsi che costano anche 2.400 euro, non è giusto impedire agli alunni che si sono fatti 800 ore di corso e hanno pagato, di sostenere gli esami. Poi, gli esami sono seri, vengono svolti con due membri esterni e uno interno». La media dei costi in Toscana si aggira appunto sui 2200 euro, e date le numerose richieste provenient­i anche da fuori regione (la Toscana è l’unica che continua a fare i corsi, tutte le altre li hanno bloccati) ci sono alunni che «da quasi un anno fanno i pendolari da Roma. Hanno l’obbligo di presenza per il 70% delle ore, hanno investito tempo e denaro».

Fiato sospeso

I direttori: «Così si creerà abusivismo. E alcuni degli iscritti hanno speso fino a 2.400 euro» L’assessore: «Li tuteleremo»

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