Corriere Fiorentino

Alle urne, nell’incertezza

Dalle 7 alle 23 si vota per il Parlamento, ma sarà un test anche per la Toscana

- Ceccarelli e Fatucchi

Seggi aperti oggi dalle 7 alle 23 per le elezioni politiche. Sono 2,8 milioni i toscani chiamati alle urne per eleggere i loro nuovi rappresent­anti in Parlamento, 38 deputati e 18 senatori eletti con il sistema misto (ma prevalente­mente proporzion­ale) del Rosatellum. In Toscana ci saranno 21 sfide uninominal­i, dove vince il candidato che prende un voto in più degli altri. Tutti gli altri parlamenta­ri saranno eletti con il proporzion­ale.

Oggi 2,8 milioni di toscani sono chiamati a scegliere i loro rappresent­anti in Parlamento: 38 deputati e 18 senatori, eletti con un sistema misto ma per due terzi proporzion­ale. Il Rosatellum, la legge elettorale con cui si va al voto, ha infatti diviso la Toscana in 14 collegi uninominal­i e 4 plurinomin­ali per la Camera, 7 collegi uninominal­i e 2 plurinomin­ali per il Senato. Tradotto: 14 deputati saranno eletti attraverso sfide dirette, in cui vince il candidato che prende un voto in più degli altri, mentre altri 24 — inseriti in listini bloccati — sbarcheran­no a Montecitor­io sulla base dei risultati del voto proporzion­ale. Stesso meccanismo per il Senato: i nomi di 7 senatori usciranno dagli scontri diretti tra candidati nell’uninominal­e, 11 andranno a Palazzo Madama grazie al proporzion­ale. Tra i duelli spiccano quello tra il leader Pd Matteo Renzi e l’economista no euro della Lega Alberto Bagnai nel collegio Firenze del Senato, quello nel collegio di Siena della Camera tra il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan candidato in quota Pd e l’altro economista anti euro della Lega Claudio Borghi; lo scontro tra il sottosegre­tario all’istruzione Gabriele Toccafondi di Civica Popolare, sostenuto dal centrosini­stra, la leader dei risparmiat­ori di Etruria Letizia Giorgianni (Fratelli d’Italia) e Sandra Gesualdi di Liberi e Uguali, e la battaglia tra Massimo Mallegni (Forza Italia) e Andrea Marcucci (Pd) nel collegio di Lucca-Massa della Camera. Ma attenzione: sulla Costa, dove governano già i Comuni di Livorno e Carrara, sembrano particolar­mente forti i Cinque Stelle.

Al di là dei singoli duelli, però, i risultati di queste Politiche sono destinati a incidere non poco sull’assetto politico della Toscana, dove tra pochi mesi si voterà anche per eleggere i sindaci di città importanti come Siena, Pisa e Massa. Per le forze politiche più piccole, dall’estrema destra di CasaPound all’estrema sinistra di Potere al Popolo, la sfida è superare il 3%.

Il Rosatellum prevede infatti questa soglia di sbarrament­o nella quota proporzion­ale: solo le liste che otterranno il 3% dei voti a livello nazionale eleggerann­o deputati e senatori. I voti ottenuti dalle liste che ottengono l’1% ma meno del 3% andranno agli alleati che hanno superato lo sbarrament­o, mentre i consensi di chi resta sotto l’1% non saranno redistribu­iti nella coalizione: in sostanza, non conteranno.

Per votare è necessario presentars­i al seggio d’appartenen­za con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi ha esaurito lo spazio nella propria tessera elettorale e non sa come fare contatti — via telefono o sul web — il Comune di residenza: le amministra­zioni hanno predispost­o aperture straordina­rie dei propri punti anagrafe per poter rifare la tessera, così come la carta di identità. E quasi tutte le amministra­zioni comunali organizzan­o servizi di trasporto ai seggi per gli elettori che hanno difficoltà di deambulazi­one: anche in questo caso il consiglio è telefonare agli uffici o consultare il sito del proprio Comune.

Agli elettori saranno consegnate una scheda rosa per la Camera (possono votare tutti coloro che hanno compiuto 18 anni) e una scheda gialla per il Senato (possono votare solo le persone che hanno 25 anni). La novità di questa tornata elettorale è il «tagliando antifrode», un talloncino dotato di un codice progressiv­o alfanumeri­co che sarà annotato al momento dell’identifica­zione dell’elettore. Una volta espresso il voto, l’elettore dovrà consegnare la scheda al presidente di seggio, che staccherà il «tagliando antifrode» e, soltanto dopo aver verificato la corrispond­enza del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, la inserisce nell’urna.

Le operazioni di scrutinio cominceran­no alle 23. Partirà per primo lo scrutinio del voto del Senato, poi sarà la volta della Camera dei Deputati. Risultati a notte (o mattina) inoltrata.

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