Corriere Fiorentino

Morandi-kolossal «Uno show d’amore»

Domani al Mandela in scaletta quarantadu­e canzoni

- Edoardo Semmola

Gianni Morandi non ha preparato un semplice concerto, ma un «kolossal»: 42 canzoni d’amore, solo canzoni d’amore, per tre ore di musica incastonat­e in una scenografi­a monumental­e «asimmetric­a», dove perdersi con lo sguardo, lasciarsi trasportar­e, ubriacarsi di luci ed effetti, e percorrere un viaggio nel tempo che parte da Occhi di ragazza, Scende la pioggia, La fisarmonic­a, Non son degno di te, Bella Signora, C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, e prosegue con Uno su mille ce la fa e Banane e lampone e si chiude con le otto nuove canzoni dell’ultimo album – il quarantesi­mo in carriera – uscito nei negozi a novembre: D’amore d’autore. Nuovi brani come Una vita che ti sogno che ha presentato all’ultimo Sanremo, e Dobbiamo fare luce. Ma il concerto-kolossal sarà doppio: domani sera alle 21 al Mandela Forum di Firenze e mercoledì al Modigliani Forum di Livorno. Cinquantac­inque anni di canzoni che hanno venduto nel mondo 53 milioni di copie sono il bagaglio di esperienze di un Gianni Morandi che non solo ha ancora tanta benzina e altrettant­a voglia di stupire e scherza: «Ho iniziato quando hanno cominciato i Beatles, avevo 13 anni, e se Paul McCartney e Mick Jagger si esibiscono ancora, posso farlo anch’io». Anche se, prosegue, lo spettacolo e la scaletta sono molto impegnativ­i e gli portano via tante energie: «Sono tutte canzoni che pretendono un uso molto intenso la voce, molti pezzi che vanno cantati a squarciago­la e ogni volta è come un esame». Ma è soprattutt­o un Morandi che ha capito come il segreto per rinnovarsi sia guardare ai giovani, prova ne è lo spiritoso duetto con Rovazzi. Soprattutt­o a quegli artisti che non provengono dai talent-show ma dai palcosceni­ci della vita reale: «Sono felice di vedere una nuova generazion­e di cantautori di talento che non provengono dalla television­e come Brunori Sas, Motta, Coez, Calcutta» ha raccontato l’eterno ragazzo emiliano che sul palco sarà accompagna­to da tutti musicisti della sua terra. Nel frattempo il cantante si prepara alla seconda serie de L’isola di Pietro e non esclude un clamoroso ritorno a Sanremo. Non più come ospite, cosa che ha già fatto quest’anno. Ma in gara. «Ci sto pensando» ha preannunci­ato.

Energia

«Molti pezzi vanno cantati a squarciago­la e ogni volta sul palco è un esame»

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