Il Livorno in crisi nera: Sottil più fuori che dentro
Chi sale, chi scende: il borsino del calcio toscano Dai campionati professionistici a quelli dei dilettanti
Spinelli furioso, pensa all’esonero dell’allenatore: oggi la decisione
La pazienza è finita. L’esonero ad un passo. Aldo Spinelli non è mai stato tenero con gli allenatori, ma con Andrea Sottil sembrava scoccato un vero colpo di fulmine: il Livorno viaggiava ad un ritmo senza precedenti, 49 punti in 20 partite e il patron parlava del suo allenatore come uno di quelli che ha amato di più nei suoi ormai quasi vent’anni al timone. Quel Livorno è svanito con l’anno nuovo.
La squadra che ha dominato la prima parte del campionato è completamente scomparsa dopo la pausa invernale della serie C. L’ultima vittoria risale al 30 dicembre, 2-0 al Prato. Poi il black-out. Il campionato è ripreso dopo 3 settimane, il 21 gennaio, ma il Livorno non è più stato lo stesso. I numeri nel 2018 sono impietosi: 2 punti in 5 gare, entrambi in trasferta, mentre quella di sabato contro il Cuneo (terzultimo in classifica) è stata la terza sconfitta di fila al Picchi dove il Livorno non aveva mai perso prima. Una crisi inspiegabile..
Totalmente dilapidato in 40 giorni il divario costruito nei primi 4 mesi, arrivato fino a 12 punti sul Siena. Che ora ne ha uno di vantaggio, ma con una partita in più degli amaranto che dunque sono ancora potenzialmente al comando. Nonostante tutto. Per questo la società pensa alla scossa. Il nome di Pasquale Padalino è il primo ad essere emerso. «Quest’estate sono stato chiamato, a ora invece non c’è nessuna novità — ha detto l’ex difensore della Fiorentina a tuttoc.com — Sarebbe per me una piazza molto gradita: ma siccome non c’è stato niente, inutile parlarne», ha detto Padalino.
Il preferito sarebbe Massimo Drago, ex Crotone ancora sotto contratto però col Cesena. Difficile convincere a scendere in serie C anche Roberto Stellone. Nelle riunioni tra i vertici amaranto sono spuntati anche Bepi Pillon (sarebbe un ritorno), Guido Carboni e Vincenzo Torrente, bandiera del Genoa negli anni in cui Aldo Spinelli era il patron del Grifone. La gestione è stata demandata al figlio Roberto, assieme al dg Nicola Pecini e al ds Mauro Facci, ma l’ultima parola spetta sempre al patron. Oggi la decisione.