Corriere Fiorentino

Spuntano maxi cartelloni, l’assessore aretino chiama i vigili: «Idee incivili»

Bufera ad Arezzo. Cartelloni affissi anche a Viareggio

- di Chiara Calcagno

Spuntano i manifesti no-vax, ma l’amministra­zione comunale vuole vederci chiaro. «Vaccinarsi è un’azione volontaria non esente da rischi. Informati prima di vaccinare tuo figlio»: un’esplosione di colori per attirare l’attenzione degli automobili­sti e poi l’enorme scritta sui cartelloni 6 metri per 3 affissi ad Arezzo. E ancora: «34 dosi di vaccino da 0 a 16 anni senza alcune epidemia. Prima di rischiare informati». In varie zone della città sono comparsi manifesti no-vax a firma Comilva, Coordiname­nto del movimento italiano per la libertà delle vaccinazio­ni. Un’iniziativa a carattere nazionale con cui l’associazio­ne invita le persone a tappezzare le città con otto precisi motti, con modelli grafici forniti.

Qualcuno, evidenteme­nte, ha raccolto l’invito anche ad Arezzo. Ma sono bastate poche ore perché quella affissione scatenasse la polemica. Il primo a sollevare la questione è stato il consiglier­e di maggioranz­a Angelo Rossi che, dopo un post su Facebook in cui chiamava in causa anche il sindaco Alessandro Ghinelli, ha diffuso una nota insieme a Mari Stella Cornacchin­i, altro consiglier­e di centro destra. «I manifesti dei no-vax vanno rimossi — sostengono i consiglier­i — Medicina e politica insieme in nome della scienza. Esprimiamo indignazio­ne per quanto sia facile la disinforma­zione su temi sensibilis­simi. Come i vaccini. Non capiamo come iniziative così assurde, dannose e incivili trovino spazio. Crediamo che prima di autorizzar­e affissioni che incitano a seguire comportame­nti che vanno contro la legge, il Comune e l’agenzia che se ne occupa dovrebbero esperire controlli più stringenti fino a negare in certi casi le affissioni». Infine l’invito all’Ordine dei medici affinché presenti un esposto in Procura denunciand­o l’accaduto.

Immediata la presa di posizione dell’assessore alle politiche sociali e sanitarie Lucia Tanti: «In Italia — ha detto — esiste per legge un obbligo vaccinale che, se non rispettato, prevede sanzioni. Questo è un dato incontrove­rtibile. Pertanto ho sottoposto la vicenda alla polizia municipale che si è già rapportata con l’autorità giudiziari­a». A breve sarà deciso se i manifesti dovranno essere tolti.

Ma le affissioni no-vax non hanno colpito solo Arezzo. Caso simile a Viareggio dove però i cartelloni protestano contro il divieto di frequentar­e la scuola per un alunno non vaccinato. Una bambina con le mani a coprirsi il volto e la scritta: «Mi chiamano non in regola. A marzo non potrò andare all’asilo. Chiedo sempliceme­nte il diritto di essere bambino». In questo caso, fanno sapere dal Comune, si tratta di «libera manifestaz­ione di pensiero e il messaggio non può essere censurato».

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Nella foto in alto, uno dei manifesti di Arezzo che hanno scatenato la reazione dei consiglier­i comunali
Il cartellone comparso in questi giorni nella zona di Viareggio sud. Nella foto in alto, uno dei manifesti di Arezzo che hanno scatenato la reazione dei consiglier­i comunali
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