Addio a Monsani, l’architetto delle ville «trasparenti»
Aveva 88 anni. Fu maestro delle vetrate, dell’acciaio verniciato e del cemento tipici degli anni ‘70
Ha progettato ville che giocano con gli spazi e l’ambiente circostante, ha «creato» i negozi Salvatore Ferragamo. L’architetto fiorentino Roberto Monsani è scomparso all’età di 88 anni, ma il suo segno e il suo lavoro rimangono nella storia dell’architettura del Novecento.
Monsani, classe 1929, si laureò in architettura nel 1957, per poi fondare lo studio 3BM con i fratelli Luigi e Giancarlo Bicocchi, e l’ingegnere Lisindo Baldassini. Con loro ha realizzato alcune tra le sue più importanti opere.
Tra le più note c’è Villa Brody a Greve in Chianti: commissionata da un ricco industriale d’oltreoceano negli anni Settanta la villa spicca nel verde della campagna toscana con i sui volumi in cemento bianco, le linee geometriche essenziali, le pareti lunghe e strette e le grandi vetrate proiettate verso la vallata.
Al lavoro di Monsani e dei suoi soci della 3BM, si devono anche alcune delle ville costruite a partire dal 1963 a Roccamare, frazione balneare di Castiglione della Pescaia: fra queste ci sono Villa Bertini, con le pareti in mattoni a vista in bianco opaco, che creano un effetto labirinto che ricorda quello della fitta pineta che la circonda, poi Villa Verusio, Villa Fraschetti, e la più tarda , Villa Baldassini, anche chiamata Casa dei Pini, che risale al 1972: in questo caso è caratterizzata da una struttura portante interamente in acciaio verniciato. Tutte le dimore realizzate da Mosani dai fratelli Bicocchi, e da Baldassini in quegli anni hanno come caratteristica distintiva i giochi fra spazi, trasparenza e pienezza, le intersezioni dei volumi, le ampie finestre che creano un dialogo continuo tra interno ed esterno.
L’architetto fiorentino ha anche realizzato moderni edifici di culto, come la chiesa di Nostra Signora di Lourdes a Follonica e firmato gli ambienti delle boutique della maison Salvatore Ferragamo. Ha lavorato nel campo del design, collaborando nel corso degli anni ‘70 con l’azienda Acerbis per la quale progettò librerie, mobili modulari, tavoli, tavolini e divani. «Monsani» ha affermato Serena Biancalani, presidente dell’Ordine degli architetti di Firenze «ha contribuito a valorizzare la nostra professione».
Il saluto dell’Ordine La presidente Biancalani: «È riuscito a valorizzare la nostra professione»