Transazioni sicure, gratuite e veloci: sempre più attività accettano pagamenti in criptovalute
Nella corsa all’oro 4.0 la Toscana è pioniera nel comparto industriale, ma è anche all’avanguardia dal punto di vista commerciale e teorico. In tanti hanno iniziato ad accettare pagamenti in Bitcoin (hotel, ristoranti, negozi, centri di servizi), e in Toscana si trovano due dei cinque bancomat italiani che distribuiscono criptovaluta (uno a Firenze e l’altro a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa): «Finora quello delle smart money poteva sembrare un fenomeno lontano, oggi si è capito che può offrire diverse opportunità anche alle piccole imprese — dice Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana — Le aziende che lavorano con la rete e con l’estero si stanno preparando ad accettare pagamenti in valuta virtuale. Del resto hanno molte caratteristiche positive: le transazioni sono sicure e veloci in tutto il mondo, senza intermediari perché fuori dal sistema bancario tradizionale, quindi con costi di gestione azzerati. La sicurezza è garantita a prova di frodi e illeciti».
Alla Scuola Superiore Sant’Anna insegna Marco Frey, docente di economia e gestione delle imprese, esperto in criptovalute: «Nascono con l’obiettivo di essere monete a tutti gli effetti — spiega — Nascono all’interno delle blockchain che garantiscono tracciabilità, trasparenza e condivisione delle responsabilità fra tutti coloro che operano sulla catena. Siamo di fronte a un sistema che si regge sulla fiducia nel rispetto di regole condivise. È un meccanismo trasparente e democratico». Se alle origini le criptovalute erano un mezzo di scambio confinato a ristrette comunità di «nerd», adesso si sta progressivamente allargando lo spettro di chi la accetta, pur non essendo una moneta ufficiale perché non è riconosciuta né garantita dalle banche centrali. Ma è soprattutto l’evoluzione futura della tecnologia di base ad essere potenzialmente molto interessante.
Secondo Frey, «Le blockchain possono essere ad esempio impiegate nelle filiere per la tracciabilità di un prodotto nelle diverse fasi che lo portano al mercato». O ancora: «I notai stanno pensando di costruirsene una per garantire la sicurezza delle transazioni sulle compravendite immobiliari. Per ottenere il pieno dispiegamento di questo potenziale però vanno superati alcuni limiti, a partire dal grosso consumo di energia».
Vantaggi
Frey (Sant’Anna): «La tecnologia è adatta a tanti utilizzi, i notai ci stanno pensando»